Le Patologie 




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APNEE NOTTURNE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Per apnea si intende l'interruzione (temporanea) del normale ritmo respiratorio. Le apnee notturne sono caratterizzate da: * Durata dell'apnea 10 secondi, e * Frequenza =30 volte in un periodo di sonno =7 ore. Esistono 3 tipi di apnee notturne: I. Ostruttiva, per ostruzione delle vie aeree superiori (spesso in uomini, età media, obesi: ridurre il peso) II. Centrale, per assenza , momentanea, di funzionalità dei muscoli respiratori (respirazione assistita e utilizzazione di medrossiprogesterone) III. Mista, per iniziale assenza momentanea della funzionalità dei mm. respiratori e, successivamente per presenza di ostruzione delle vie aeree (vedi sopra)
     
APPENDICITE  
Infiammazione dell'appendice vermiforme che deriva da una invasione batterica. L'infiammazione provoca edema ed ischemia in tutti gli strati dell'appendice e puo' progredire sino alla gangrena ed alla perforazione. Il dolore e' persistente, continuo, ben localizzato e accentuato dal movimento, dalle inspirazioni profonde, dalla tosse o dagli starnuti. La nausea ed il vomito sono comuni ma non necessariamente presenti. Quando l'appendice e' situata nella sua normale posizione e' presente una dolorabilita' in corrispondenza del quadrante inferiore di destra, ma poiche' l'estremita' dell'appendice puo' localizzarsi in qualunque punto dell'addome, i reperti possono variare enormemente. La diagnosi puo' essere quindi difficile, soprattutto nei bambini piccoli, poiche' rappresentano un gruppo di eta' in cui l'appendice non e' molto frequente e perche' il vomito puo' essere il sintomo dominante, mascherando la dolorabilita' addominale. Tranne poche eccezioni, l'appendicite viene trattata con l'intervento chirurgico. Naturalmente la deambulazione del paziente puo' iniziare subito dopo che si e' ripreso dall'anestesia
     
ARIA NELLO STOMACO - AEROFAGIA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'aerofagia è un'esagerata deglutizione d'aria che raggiunge lo stomaco e l'intestino. Per quanto in misura diversa, tutti siamo mangiatori d'aria: a tavola, pasteggiando e bevendo, ma anche parlando, fumando e persino dormendo, nell'atto di deglutire la saliva. C'è però chi ne ingurgita quantità eccessive e in maniera continua. In tale situazione,l'aria si raccoglie allora nella parte più alta dello stomaco creando una fastidiosa sensazione di peso, tensione e gonfiore. Questa condizione si sviluppa specialmente in persone ansiose, affette da nevrosi o da disturbi digestivi. L'aerofagia si manifesta con: dilatazione dello stomaco e dell'intestino, vertigini, senso di oppressione, inappetenza, eruttazione e flatulenza. La risoluzione della causa porta, in genere, alla scomparsa dell'aerofagia.
CONSIGLI TERAPEUTICI
E' necessario mangiare sempre con calma e con i nervi distesi.Non utilizzare bevande gassate che liberano bollicine d'aria nello stomaco. Il carbone vegetale in compresse è un ottimo rimedio in caso di crisi d'aria nell'intestino
NOTE
Consultare il medico specie se l'aerofagia si accompagna ad intensa acidità gastrica
     
ARITMIE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Le aritmie rappresentano un ambito molto vasto di disturbi del ritmo cardiaco. Vengono distinte due grandi categorie di malattie del ritmo: * bassa frequenza ( con un periodo prolungato ( asistolia atriale, * alta frequenza (=100 battiti al minuto). Ma ci possono essere casi con frequenza fra 250 e 350 battiti al minuto (Flutter). La diagnosi necessita di approfondimento sia in senso clinico (storia clinica molto accurata) che strumentale (ECG, ECG dinamico (Holter) delle 24 ore, studi di elettrofisiologia). Non sempre è possibile fare diagnosi immediata, per le modalità estremamente variabili di presentazione di alcune forme della malattia.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia può essere farmacologica (BETA bloccanti, antiaritmici, digitale) o chirurgica (impianto di pacemaker). Per quanto riguarda la terapia medica (farmacologica) va precisato che essa deve essere controllata MOLTO attentamente e frequentemente, dato l'alto indice di complicazioni (anche potenzialmente mortali) di alcune di queste aritmie. Le situazioni cliniche qui di seguito elencate determinano l'impianto di Pace-maker: * Blocco Atrio-ventricolare acquisito nell'adulto * Post infarto miocardico * Blocco bi e trifascicolare * Disfunzione del nodo del seno * Sindromi ipertensive neurovascolari o da ipersensibilità del nodo del seno
     
ARROSSAMENTI - INTERTRIGINE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'intertrigine è l'arrossamento della pelle che si verifica dove due superfici cutanee vengono a contatto fra di loro (es.ascelle) per sfregamento. Di norma è causata dall'uso di indumenti troppo stretti e dal sudore. Le zone più colpite sono:l'inguine, l'interno delle coscie, le ascelle, i solchi sotto le mammelle e dietro le orecchie e gli spazi tra un dito e l'altro delle mani e dei piedi. Il soggetto avverte sensazione di fastidio, bruciore, prurito e,se la pelle si macera,vero e proprio dolore al contatto. Un'igiene scadente può fare estendere la zona interessata dall'arrossamento. L'intertrigine è caratteristica specie del periodo estivo e nelle zone a clima caldo - umido. Malattie generali come il diabete, ecc. rappresentano fattori predisponenti.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Seguire un igiene adeguata. Risulta utile l'uso di pomate antipruriginose e, se del caso, l'uso di pomate antimicotiche.
NOTE
Consultare il medico se la terapia locale risulta inefficace
     
ARROSSAMENTI - IRRITAZIONI OCULARI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Alcune volte il bianco dell'occhio appare iniettato di sangue, in esso affiorano minuscoli vasi sanguigni che da lontano lo fanno sembrare rosso. Molteplici sono le cause che determinano lo arrossamento del globo oculare: l'eccessiva esposizione al sole e al vento, al caldo o al freddo, l'abuso di bevande alcoliche, le allergie al polline ed alla polvere, ecc.. Ma arrossamenti sono anche causati dalla stanchezza degli occhi dovuta ad insufficiente illuminazione e da disturbi della vista. Anche la presenza di piccolissimi corpi estranei provoca arrossamento. Questa reazione è inoltre presente anche in numerose malattie come l'influenza,le riniti, l'emicrania, ecc.. L'arrossamento degli occhi può presentarsi in forma cronica nei fumatori e nei forti bevitori.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Per risolvere l'arrossamento basta riposare gli occhi cercando di tenerli chiusi il più possibile. Risultano utili bagni oculari e colliri ad azione decongestionante.
NOTE
Consultare il medico se c'è lacrimazione o se le palpebre sono incollate e secernono pus
     
ARTERIOSCLEROSI PERIFERICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
E' un' espressione indicante il complesso di sintomi caratterizzato dalla comparsa di dolo- re a un arto in concomitanza con uno sforzo fisico: il dolore si intensifica progressiva- mente sino a rendere impossibile l' esecuzione del movimento, e cessa dopo un breve periodo di riposo. La sintomatologia e' quasi esclusi- va degli arti inferiori e si manifesta nella deambulazione: la causa piu' frequente e' una arteriopatia periferica, che determina una ischemia delle masse muscolari durante la mar- cia.
CONSIGLI TERAPEUTICI
I pazienti dovrebbero camminare 30-60 minuti al giorno; quando compaiono i disturbi, do- vrebbero fermarsi e quindi camminare di nuovo. L' uso del tabacco, sotto ogni forma deve es- sere categoricamente eliminato.Durante il son- no la testata del letto dovrebbe essere solle- vata di 10-15 cm
     
ARTRITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
E' una malattia infiammatoria dapprima acuta, poi cronica, che colpisce le articolazioni, con dolore, gonfiore e limitazione funzionale. Quando il processo infiammatorio si ripete (e diventa cronico) si assiste ad un'alterazione della struttura "nobile" dell'articolazione, la parte cartilaginea, che si riduce fino a scomparire, rendendo i movimenti dolorosi e limitati. Le cause più comuni sono l'artrosi, infettiva (gonococcica, tubercolare, pneumococcica), la malattia reumatica, la colite ulcerosa, la gotta, l'infiammazione dei tessuti articolari (fibromiosite, borsite e miosite), psoriasi e malattia di Reynaud. CONSIGLI TERAPEUTICI La terapia passa attraverso l'uso di farmaci antiinfiammatori steroidei (cortisonici) e non steroidei (FANS). Grande beneficio apporta la fisioterapia e/o la terapia riabilitativa
     
ARTRITE REUMATOIDE  
E' una malattia infiammatoria cronica che colpisce prevalentemente le articolazioni periferiche e che puo' evolvere in una distruzione progressiva delle strutture articolari e periarticolari; puo' coinvolgere anche il sistema nervoso, l'apparato respiratorio, l'apparato cardiocircolatorio. La causa della malattia e' attualmente sconosciuta: si ritiene possa essere provocata da un virus che colpisce un soggetto predisposto geneticamente a sviluppare questo tipo di patologia. Puo' colpire a tutte le eta', ma la massima incidenza e' fra i 25 e i 50 anni. L'artrite reumatoide rientra nel gruppo delle collagenopatie in quanto le lesioni coinvolgono soprattutto il tessuto connettivale. E' caratte- rizzata dalla presenza nel sangue di immunocomplessi e del fattore reumatoide, sostanze che accumulandosi a livello delle articolazioni scatenano il processo infiammatorio responsabile del dolore e della rigidita' dell'articolazione. E' tipico il coinvolgimento delle piccole articolazioni delle mani, dei piedi, dei polsi, dei gomiti e delle caviglie. Si riscontra comunemente rigidita' mattutina, di durata superiore ai 30 minuti, o dopo prolungata inattivita'. La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori non steroidei e steroidei (cortisonici) e su norme di comportamento atte a risparmiare i danni alle articolazioni: ginnastica, fisioterapia, uso di supporti che tengano in posizioni corrette le articolazioni durante la notte, ecc. Il 75% dei soggetti sottoposti a terapia conservativa migliorano nel primo anno di malattia
     
ARTROSI - OSTEOARTRITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'artrosi, o osteoartrite,è una malattia delle articolazioni molto diffusa e che tende ad aggravarsi con il tempo.Si instaura quando,per motivi diversi,la cartilagine articolare non è più in grado di resistere alle continue sollecitazioni durante i movimenti degli arti. L'insufficienza della cartilagine può essere dovuta: all'età,all'eccesso di peso che genera un sovraccarico dell'articolazione, a fattori ereditari, a fattori ambientali (clima,ecc.). Le articolazioni più frequentemente colpite sono:l'anca,il ginocchio,la colonna vertebrale e tutte quelle colpite da vecchie lesioni. I sintomi sono inizialmente lievi, spesso intermittenti.Il dolore è caratteristico: al mattino è intenso,si attenua durante il giorno e si riacutizza la sera.Nelle fasi avanzate diventa però ininterrotto (anche di notte). Altro sintomo è la riduzione dei movimenti che può arrivare fino all'immobilizzazione.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Seguire una terapia fisica con l'applicazione di calore, ginnastica e massaggi. La terapia farmacologica si basa sull'uso di farmaci antinfiammatori, antidolorifici e farmaci decontratturanti.
NOTE
Consultare il medico specie se il dolore si riacutizza alla sera
     
ASMA ALLERGICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
E' caratterizzata da una iperreattività dei bronchi a vari stimoli (polveri, pollini, alimenti, proteine animali, sostanze chimiche e farmaci) con contrazione degli stessi e conseguente ostacolo al passaggio dell'aria con difficoltà respiratoria, anche molto grave. In genere le "crisi" asmatiche sono intervallate da periodi di "relativo" benessere. Quando le crisi sono continue (male asmatico) il rischio che esse diventino fatale è altissimo. Questo tipo di asma colpisce, prevalentemente, l'età giovanile, e può essere associata ad altri disturbi allergici. Fattori precipitanti le crisi sono: * stress * fumo * affaticamento * variazioni ormonali. L'asma si manifesta nel 5-10% dei bambini, con un rapporto maschi-femmine di 2:1; negli adulti è 1:1.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La prevenzione si attua attraverso tutte quelle misure atte a prevenire il contatto col/coi fattore/i scatenante/i, sia/no esso/i alimentare/i o chimico/i o ambientale/i (polveri), e nello stesso tempo evitando quelle concause (stress emotivo o fisico, freddo/caldo) che possono far precipitare la crisi. Altro elemento importante consiste nell'educazione del paziente asmatico (soprattutto se bambino), e della sua famiglia, a convivere con la malattia, insegnandogli a saperne gestire sia gli aspetti terapeutici (come assumere i farmaci, soprattutto gli spray) che quelli comportamentali (evitare di assumere atteggiamenti a rischio). Tutto questo senza far "sentire" al bambino di essere "malato e diverso" dagli altri, al contrario trasmettendo sicurezza e "senso di uguaglianza" rispetto agli altri bambini. Un bambino (ma in generale) un paziente motivato e "positivo" è , di per se stesso, meno soggetto a crisi asmatiche di uno depresso e spaventato
     
ASMA BRONCHIALE  
L'asma bronchiale e' una malattia caratterizzata da un aumento dell'irritabilita' dei bronchi a vari stimoli, che predispone a crisi parossistiche di restringimento delle vie aeree (broncospasmo). L'asma e' generalmente distinta in asma allergica atopica e asma idiosincrasica. L'asma allergica si manifesta in genere gia' nell'infanzia, si associa spesso ad altre malattie allergiche (rinite, eczema, orticaria), ed e' correlata con la positivita' dei testi di stimolazione cutanea con allergeni. L'asma allergica ha un andamento tipicamente stagionale nei casi di allergeni legati alla fioritura (pollini), mentre nel caso di allergeni quali polvere di casa, peli o piume di animali, l'insorgere della crisi e' dovuta al contatto con l'allergene specifico. Importante e' la prevenzione che si puo' ottenere con procedure di desensibilizzazione all'allergene specifico, da attuarsi presso centri Medici. L'asma idiosincrasica e' invece tipica dell'eta' adulta: esiste una predisposizione individuale di base, ma le infezioni respiratorie e l'inquinamento ambientale giocano il maggior ruolo causale. I soggetti asmatici differiscono notevolmente per la frequenza e l'entita' della sintomatologia. Alcuni presentano solo un occasionale episodio sintomatico, di modesta entita' e breve durata, al di fuori del quale rimangono assolutamente asintomatici. Altri presentano costantemente tosse e affanno di modesta entita', con episodi di grave aumento dei sintomi dopo esposizione ad allergeni specifici, infezioni virali, sforzi fisici o agenti irritanti aspecifici. Un attacco di asma puo' cominciare acutamente in modo parossistico con dispnea, tosse e respiro corto o in modo insidioso con un incremento progressivo di sintomi e segni di difficolta' respiratoria. Tutti questi sintomi possono regredire rapidamente o persistere per ore o giorni. Quando l'attacco cessa si ha produzione di escreato muscoso viscoso. La terapia in corso di crisi asmatica prevede i beta-stimolanti e/o cortisonici -per spray nasale- nei casi lievi, aminofillina e cortisonici per via endovenosa sono fondamentali nelle crisi gravi. Nella terapia cronica trovano applicazione i beta-stimolanti, i derivati della teofillina e il cromoglicato di sodio. E' consigliabile dotare il paziente asmatico di spirometri portatili, semplici da utilizzare, che permettono una gestione della terapia anti-asmatica pi¨ puntuale, potendo il paziente stesso misurare il miglioramento della performance respiratoria
     
ATEROSCLEROSI  
E' una lesione arteriosa caratterizzata da un ispessimento del vaso sanguigno che inizia con l'alterazione dell'endotelio e la deposizione di lipidi nelle cellule muscolari lisce della parete interna del vaso sanguigno. La grande importanza clinica di questa malattia e' dovuta al fatto che essa predilige le arterie coronariche, cerebrali e degli arti, nelle quali determina riduzione del lume, con eventuale trombosi e occlusione totale. Infatti l'aterosclerosi a carico delle coronarie e' senza dubbio la principale causa di patologie quali l'infarto e l'angina pectoris; mentre le lesioni a carico delle arterie cerebrali possono esitare in fenomeni gravi quali il TIA, l'ictus o la morte improvvisa. Se uno o piu' fattori, noti come fattori a rischio, sono presenti in un individuo, aumenta la possibilita' che egli vada incontro ad aterosclerosi e le sue complicanze. I fattori di rischio piu' importanti sono: 1) l'ipertensione; 2) l'iperlipemia, in particolare per quanto riguarda il tasso di colesterolo e dei trigliceridi; 3) il fumo di sigaretta; 4) il diabete mellito; 5) l'obesita'. Il rischio di aterosclerosi aumenta inoltre con l'eta'. L'aterosclerosi e' caratteristicamente silente fino alla comparsa di stenosi, trombosi, aneurismi. La rimozione o la modificazione dei fattori di rischio in una popolazione porta alla diminuzione della incidenza delle complicanze dell'aterosclerosi. Il diabete mellito e l'obesita' vanno trattati precocemente e nella maniera piu' adeguata; il fumo delle sigarette andrebbe limitato o eliminato; l'attivita' fisica va aumentata; l'ipertensione tenuta sotto controllo e dovrebbe essere ridotto l'apporto dietetico di colesterolo e di acidi grassi saturi che si trovano nella carne e nei latticini, mediante modifiche delle abitudini alimentari. Il trattamento dell'aterosclerosi e' diretto verso le complicanze quali l'Angina Pectoris, l'infarto miocardico, le aritmie, lo scompenso cardiaco, l'insufficienza renale, l'ictus e le occlusioni delle arterie periferiche
     
AUMENTO DELL'APPETITO -IPERALIMENTAZIONE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Lo stimolo a nutrirsi è regolato da complessi meccanismi che hanno sede nel cervello e che hanno la funzione di elaborare le sensazioni provenienti dall'organismo e dall'ambiente. Infatti l'appetito è influenzato più da fattori emotivi, sociali ed ambientali, che dalla vera e propria necessità di nutrirsi. Fattori esterni che favoriscono gli eccessi alimentari sono, per esempio,la sovrabbondanza in grassi e zuccheri di diversi alimenti, la pubblicità, l'abitudine di forzare i bambini a mangiare anche quando non hanno fame. Mangiare troppo può anche essere però una reazione ad uno stato di stress o ad uno stato di depressione. Non va però dimenticato che l'alimentazione,se ben impostata, contribuisce al mantenimento dello stato di benessere,mentre se squilibrata (eccessi o carenze alimentari) può determinare una serie di stati morbosi.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Importante è cercare di impostare una corretta alimentazione. Possono essere d'aiuto farmaci che riducono lo stimolo dell'appetito o che inducono senso di sazietà.
NOTE
Consultare il medico se l'iperalimentazione tende a diventare un'abitudine alimentare.
     
AUMENTO DI PESO - OBESITA'  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'obesità è l'aumento del peso corporeo oltre il 20% rispetto a quello considerato ideale. Consiste principalmente in un accumulo abnorme di grasso nell'organismo. Nella preponderante maggioranza dei casi, la sola ed esclusiva causa dell'obesità è una alimentazione eccessiva; in altri termini il peso corporeo aumenta in misura considerevole quando le calorie complessivamente introdotte con l'alimentazione eccedono il fabbisogno calorico dell'organismo. L'aumento di peso può però anche essere dovuto ad uno scarso o inesistente esercizio fisico, ad un aumento dell'appetito influenzato da fattori vari (emotivi, ambientali, ecc.) o essere conseguente ad alcuni stati morbosi. L'aumento di peso può determinare,tra l'altro, facile affaticamento, difficoltà respiratorie, possibili danni vascolari, possibili danni articolari, cardiopatie,ecc..
CONSIGLI TERAPEUTICI
Seguire una dieta alimentare ipocalorica, ma equilibrata. Un'attività fisica, costante e regolare, risulta determinante per la perdita di peso. Possono essere d'aiuto farmaci che riducono l'appetito ed inducono sazietà.
NOTE
Consultare il medico specie in presenza di problemi cardiaci o articolari.
     
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