Le Patologie 




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CELLULITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Questo frequente fattore di inestetismo si verifica per l'eccessiva produzione di tessuto fibroso, che tende a trattenere al suo interno acqua e grasso ed è responsabile dell'aspetto particolare della pelle, che si presenta,nella zona interessata, granulosa, pallida e simile ad una buccia di arancia. La cellulite si localizza principalmente:allo esterno e all'interno delle coscie, sulle natiche, le ginocchia, le spalle e il bacino. Colpisce prevalentemente le donne ed insorge tra la pubertà e i 30-40 anni. Le cause principali sono: fattori genetici, ormonali, ansia, stress, insonnia, vita sedentaria, disturbi digestivi, alimentazione errata, abuso di alcol, sigarette e caffè, stitichezza, problemi circolatori, ed anche lo uso di indumenti e collant troppo stretti. Si presenta spesso in gravidanza ed anche nelle donne che usano contraccettivi orali.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Fondamentale è una dieta alimentare corretta. Molto utile la fisioterapia locale associata ad un adeguato e costante esercizio fisico. Indicati sono prodotti ad azione anticellulite e rassodante.
NOTE
Consultare il medico in presenza di noduli di spessore rilevante
     
CIRROSI  
La Cirrosi consiste nella disorganizzazione dell'architettura epatica legata a fenomeni diffusi di fibrosi e a formazione di noduli. Quando questi processi interessano l'intero fegato allora si parla di cirrosi. La cirrosi e' causata da un danno cronico ed irreversibile degli epatociti (le cellule del fegato) con necrosi diffusa, distorsione del letto vascolare e rigenerazione del restante parenchima epatico. Esistono molti tipi di cirrosi: alcolica, virale, biliare, cardiaca, metabolica, da farmaci, autoimmune, da cause sconosciute. La cirrosi alcolica e' la piu' comune nei Paesi industrializzati: la causa principale e' l'alcolismo cronico. La cirrosi virale e' una complicanza dell'infezione cronica da virus dell'epatite B, C e D; la cirrosi biliare e' il risultato di una prolungata ostruzione delle vie biliari; la cirrosi cardiaca e' causata da grave scompenso cardiaco congestizio: la stasi circolatoria a livello epatico porta a necrosi e a fibrosi. La cirrosi da farmaci puo' essere causata dagli stessi farmaci che causano epatite come: Metildopa, Isoniazide, Metotrexate. Circa il 10% delle cirrosi non ha cause riconoscibili e si dicono criptogenetiche. La cirrosi e' il risultato cicatriziale della normale reazione del fegato a una lesione, indipendentemente dalle cause. Le cicatrici fibrose e i noduli di rigenerazione comprimono le valvole epatiche con conseguente ostacolo all'afflusso sanguigno e aumento di pressione nella vena porta (la vena che trasporta al fegato il sangue contenente tutti i prodotti dell'assorbimento intestinale). La cirrosi causa alterazioni in tutte le funzioni dell'organo; il danno epatico in genere si instaura progressivamente attraverso diversi stadi di malattia e in tempi molto variabili. Quando viene raggiunto lo stadio di cirrosi il paziente puo', per periodi anche lunghi, non avvertire particolari disturbi. La Cirrosi puo' essere divisa in due stadi: Cirrosi compensata e Cirrosi scompensata. Nella Cirrosi scompensata si possono avere varie complicanze di cui le principali sono: ritenzione idrica, ittero, ipertensione portale, encefalopatia porto-sistemica (il fegato non riesce piu' a rendere non tossiche le sostanze provenienti dalla digestione intestinale per cui esse entrano in circolo causando danni a livello cerebrale), disturbi della coagulazione. Infatti, il fegato produce la maggior parte dei fattori della coagulazione ed inoltre e' fondamentale per il metabolismo della vitamina K che svolge un ruolo chiave nel processo di coagulazione del sangue; la Cirrosi percio' determina una diminuita coagulabilita' del sangue con tendenza alle emorragie. Molti pazienti possono non accusare sintomi e apparire in buono stato di nutrizione, ma piu' spesso si hanno sintomi quali astenia, anoressia, perdita di peso. Altre manifestazioni di grave cirrosi sono la diminuzione della massa muscolare, l'eritema palmare, la ginecomastia, la perdita di peli, l'atrofia testicolare e la neuropatia periferica. La terapia si basa sull'astensione da fattori epatolesivi come l'alcol ed i farmaci, sul riposo, sulla somministrazione di preparati polivitaminici. Gli epatopatici in fase di scompenso sono soggetti a una serie di rigide limitazioni nel loro regime di vita: il riposo e' essenziale e la dieta si deve attenere alle norme fissate dal Medico, in quanto essa diventa il cardine della terapia; se e' presente ritenzione idrica l'alimentazione deve essere povera di sale ed escludere: dadi per il brodo, alimenti conservati sotto sale, essiccati e affumicati, formaggi, burro e margarina come condimento. I pazienti affetti da Cirrosi compensata, invece, devono seguire un regime di vita regolare, svolgere una regolare attivita' lavorativa, con rapporti familiari ed una vita di relazione normale. La dieta e' importante per il benessere generale del paziente; essa deve essere equilibrata quantitativamente (2000-3000 calorie al giorno) e qualitativamente, cioe' con un giusto apporto di grassi, proteine e zuccheri. Fra i grassi va data la preferenza a quelli vegetali (olio di oliva, di semi); i fritti possono essere consumati in modesta quantita'; anche le uova non sono vietate, ne' cotte in umido, ne' fritte. Il malato di fegato puo' tollerare male alcuni cibi che causano meteorismo: legumi, broccoli, verze, rape, frutta secca (noci, nocciole, datteri), castagne, cocco, ecc. Fondamentale e' l'astensione assoluta dell'alcol
     
CISTITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La cistite è l'infiammazione della vescica provocata da infezioni, traumi o contusioni. E' forse il disturbo più frequente delle vie urinarie e si manifesta sia nei bambini sia negli adulti. La causa più probabile è un'infezione batterica, ma può anche essere conseguenza di un trauma dovuto a rapporti sessuali intensi o all'uso di jeans molto stretti. Insorge, di solito, all'improvviso ed è caratterizzata da minzione dolorosa e frequente; spesso anche da presenza di pus e sangue nelle urine. Se curata immediatamente ed in maniera adeguata, i sintomi scompaiono nel giro di pochi giorni.Tuttavia, anche dopo la scomparsa della sintomatologia, rimane un certo disagio che può persistere per una o due settimane e può essere necessario un uguale periodo di tempo perchè le urine ritornino limpide.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Bere grandi quantità di acqua. Seguire una dieta leggera che escluda cibi piccanti e bevande alcoliche. Riposo a letto. Per alleviare il dolore o lo spasmo risultano utili farmaci ad azione analgesica e sedativa.
NOTE
Consultare il medico per una corretta diagnosi specie in presenza di pus e sangue nelle urine.
     
COLERA  
Il germe responsabile del Colera e' il Vibrio Cholerae. La malattia si diffonde per ingestione di acqua, cibi di mare ed altri tipi di cibi contaminati con escrementi di persone con infezione sintomatica o asintomatica. Il periodo di incubazione va da 1 a 3 giorni. Di regola il sintomo iniziale e' una diarrea improvvisa, non dolorosa ed acquosa associata a vomito. La grave perdita di acqua e di elettroliti che ne segue porta a sete intensa, oliguria, crampi muscolari, debolezza e marcata perdita della consistenza dei tessuti con occhi affossati e pelle grinzosa. La diagnosi e' confermata dall'isolamento del vibrione nelle culture delle feci. Elementi essenziali per il controllo del colera sono una accurata eliminazione degli escrementi umani e la purificazione dell'acqua. L'uso di acqua bollita e l'eliminazione dalla dieta di vegetali crudi sono tra le precauzioni piu' raccomandabili. Per i familiari dei malati e' utile la profilassi con tetra- cicline o sulfamidici per cinque giorni. Nella terapia precoce si usa tetraciclina per l'eliminazione dei vibrioni, e per la reintegrazione dei liquidi e dei sali persi, somministrazioni orali di soluzione contenente 20 grammi di glucosio, 3,5 gr di cloruro di sodio, 2,5 gr di bicarbonato di sodio e 1,5 gr di cloruro di potassio per litro di acqua riscaldata a 25-37°c e somministrata a volonta'. Nei casi piu' gravi si ricorrera' ad infusioni endovenose di soluzioni elettrolitiche
     
COLICA RENALE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La colica renale consiste un dolore intenso che insorge improvvisamente o dopo un breve periodo di malessere, spesso in seguito a eccessiva attività fisica (specie se ha comportato abbondante sudorazione) o a un eccesso alimentare o sessuale. Il dolore è localizzato alla parte bassa della schiena e si irradia ai genitali e alle gambe, è intermittente con fasi decrescenti alternate a fasi in cui si fa' più intenso. Il soggetto è ansioso, pallido, sudato, agitato nel letto alla ricerca di una posizione che lo sollevi dal dolore. Possono essere presenti nausea, vomito,difficoltà e dolore nell'urinare. La causa più frequente è la presenza di un calcolo incuneato nel bacinetto renale o nello uretere (il condotto attraverso cui l'urina scende dal rene fino alla vescica).Altre cause sono processi infiammatori localizzati, oppure traumi lievi provocati dalla "renella".
CONSIGLI TERAPEUTICI
Una dieta alimentare corretta è sicuramente la miglior arma per prevenire la calcolosi renale. E' altrettanto importante bere molto per tenere in costante funzione i reni. Per il dolore risultano utili farmaci antispastici.
NOTE
Consultare il medico per una corretta diagnosi specie in presenza di sangue nelle urine
     
COLITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La colite è la malattia infiammatoria parziale o generalizzata, del colon. Può essere causata da infezioni,intossicazioni o errori alimentari. Tuttavia la causa più frequente è costituita dalla somatizzazione di stati di tensione psico-fisica prolungata. La colite si manifesta con dolori al ventre simili a crampi, ma spesso il primo sintomo consiste nell'irregolarità dell'intestino in coincidenza con l'assunzione di cibi o di bevande fredde o in rapporto a stress fisici. Gli altri sintomi sono: diarrea, a volte con sangue e muco nelle feci, nausea, febbre, meno frequentemente vomito. Se lo stato morboso si protrae, spesso si accompagna a sintomi nervosi depressivi. Il polso può farsi più frequente e compare un senso di spossatezza sempre più intenso. Di norma i disturbi tendono a cessare dopo pochi giorni.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Riposo.Seguire una dieta idrica per un paio di giorni, passare gradualmente all'alimentazione abituale. Evitare i condimenti piccanti, le spezie,i cibi fritti e l'alcol.E' sempre utile prendere fermenti lattici e lievito di birra.
NOTE
Consultare il medico specie se è presente febbre, sangue e/o muco
     
COLON IRRITABILE - COLITE SPASTICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La colite spastica, o colon irritabile, è un disturbo esclusivamente funzionale in cui lo intestino non presenta alcun tipo di infiammazione. Il disturbo può presentarsi con sola diarrea, con diarrea alternata a stitichezza, con sola stitichezza. In tutti i casi il sintomo più lamentato è il dolore addominale sotto forma di crampi che possono durare da pochi minuti a qualche ora; a volte compare muco nelle feci, sensazione di pienezza intestinale, addome gonfio e rumori intestinali. Tale condizione è assai frequente in persone ansiose, che conducono una vita disordinata e con cattive abitudini alimentari (assunzione di cibi poveri di scorie, esagerata quantità di caffè, alcolici e bevande gassate). Non sono mai state segnalate complicanze a lungo termine.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La modificazione della dieta e delle errate abitudini di vita, associate ad un attento uso di farmaci antispastici, antidiarroici, di crusca (anche in presenza di diarrea) e di blandi sedativi, dà ottimi risultati.
NOTE
Consultare il medico se i dolori sono ben localizzati e/o se nelle feci compare sangue
     
COLPO DI SOLE - INSOLAZIONE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'insolazione, o colpo di sole, è un'affezione provocata da eccessiva esposizione al sole, dovuta all'azione dei raggi solari che causa sia uno stato di ipertermia (aumento della temperatura corporea)sia uno stato eritematoso (intenso arrossamento cutaneo). L'ipertermia è determinata dall'azione termica del sole, mentre l'eritema è causato dalle radiazioni solari (raggi infrarossi e raggi ultravioletti). Il colpo di sole è caratterizzato da: cefalea intensa, vertigini, assenza o estrema scarsità di sudorazione. Si manifesta anche con: eritema diffuso nelle parti esposte, formazione di bolle, eruzioni pruriginose e brucianti, arrossamento degli occhi, lacrimazione e fotofobia. Nelle forme più gravi possono essere inoltre presenti: nausea, senso di profondo malessere, confusione mentale, vertigini.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Trasportare la persona in un ambiente fresco e ombreggiato.Raffreddate il corpo più volte con una spugna bagnata. Fate bere acqua fresca ma non ghiacciata. Controllate la temperatura.Per le scottature usare una crema antieritematosa.
NOTE
Consultare il medico specie in presenza di una grave sintomatologia
     
CONDILOMA ACUMINATO  
(Verruca genitale) Le verruche genitali sono causate da un Papilloma Virus. Di solito sono trasmesse per via sessuale e spesso si diffondono come risultato di una cattiva igiene. Presentano un periodo di incubazione che varia tra 1 e 6 mesi. Le verruche genitali si presentano come minute tumefazioni soffici, umide, rosa o rossastre, solitamente non dolenti, che crescono rapidamente e diventano peduncolate. Molte lesioni tendono a localizzarsi sulla stessa area producendo una struttura a cavolfiore. Occasionalmente sono solitarie. Se le verruche sono estese e non rispondono alla terapia medica, possono venire rimosse mediante elettrocauterizzazione in anestesia locale o generale
     
CONGIUNTIVITE ALLERGICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La congiuntivite allergica è l'infiammazione della congiuntiva, cioè della sottile membrana mucosa che riveste la parte anteriore del bulbo oculare e la superficie interna delle palpebre, dovuta a reazioni allergiche. Le congiuntiviti allergiche sono provocate da reazioni a: pollini, polveri domestiche, inquinanti atmosferici ed anche ad alcune sostanze medicamentose. La sintomatologia principale è rappresentata da: arrossamento, bruciore, lacrimazione e prurito sia degli occhi sia delle palpebre, ed è frequentemente associata alla comparsa di manifestazioni patologiche sia da parte del naso che della gola. La congiuntivite allergica non è contagiosa a meno che non si instauri un processo batterico o un'infezione virale. Di norma essa si risolve in 2-4 giorni senza causare alcun danno visivo.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Nel caso di congiuntiviti allergiche sono indicati colliri antistaminici.
NOTE
Consultare il medico se l'infiammazione resiste ed è presente pus
     
CONGIUNTIVITE BATTERICA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La congiuntivite batterica è il processo infiammatorio della congiuntiva provocato da batteri. La congiuntiva è una sottile membrana mucosa che riveste la parte anteriore del bulbo oculare e la superficie interna delle palpebre. Le congiuntiviti batteriche si distinguono in purulente e non purulente, per la produzione o meno di essudato (pus). La sintomatologia principale è rappresentata da:arrossamenti,prurito, bruciore,lacrimazione degli occhi e dall'eventuale emissione di una secrezione purulenta (pus). La congiuntivite batterica è infettiva per cui risulta opportuno isolare il paziente facendogli usare esclusivamente oggetti da toletta personali. La congiuntivite batterica non causa danni visivi permanenti salvo che non sopraggiungano complicazioni (es. ulcera corneale).
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia è locale e si avvale dell'uso di colliri o pomate a base di antibiotici e antinfiammatori.
NOTE
Consultare il medico per una terapia adeguata
     
CONTRACCEZIONE  
Un metodo per prevenire in modo reversibile il concepimento durante il coito. Ciascuna tecnica contraccettiva presenta vantaggi e svantaggi che debbono essere noti alla donna, in modo che essa possa scegliere quella a lei piu' congeniale, poiche', tranne il Condom (preservativo, profilattico), nessun metodo contraccettivo e' stato finora attuato per l'uomo. Il Diaframma consiste in un cappuccio di gomma flessibile con bordo arrotolato che la donna inserisce attraverso la vagina sul collo dell'utero prima del coito. Tale metodo non causa fastidi a chi lo usa e neanche il partner si rende conto della sua presenza. Al diaframma si deve associare una pomata spermicida ed il dispositivo deve rimanere al suo posto per 8 ore dopo l'ultimo rapporto. Quando e' usato in maniera appropriata la percentuale delle gravidanze e' del 3%. Il Profilattico (o condom o preservativo) e' costituito da una sottile guaina di gomma da inserire al momento del rapporto sul pene gia' eretto, prima di qualsiasi contatto genitale. Il condom non deve essere calzato troppo stretto e la punta deve essere sovrabbondante di almeno un centimetro, in modo da raccogliere l'eiaculato. Esso agisce impedendo il contatto del liquido seminale con le vie genitali femminili. La media dei fallimenti nelle coppie stabili e' di circa il 4% all'anno. Il Profilattico unisce alla proprieta' contraccettiva quella importantissima di ausilio nella prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale. I Contraccettivi orali contengono un estrogeno ed un progestinico sintetici in combinazione e si somministrano quotidianamente per 3 settimane; la quarta settimana si sospende il trattamento per permettere la comparsa di una mestruazione. Tutte le donne che si servono dei contraccettivi orali devono essere visitate inizialmente e rivisitate dopo tre mesi e successivamente almeno una volta all'anno. I Contraccettivi Orali non abbisognano di essere interrotti per alcun periodo, per tutto il tempo che essi non presentino effetti collaterali. Una giovane donna sana puo' assumere continuamente contraccettivi orali sino all'eta' di 35 anni. Le donne al di sopra dei 35 anni, che fumano sigarette o che presentano altri fattori di rischio e che hanno fatto uso di contraccettivi orali per piu' di cinque anni, presentano un rischio maggiore di malattie circolatorie compreso l'ictus cerebrale e l'infarto del miocardio. Molti effetti collaterali dei contraccettivi orali come la nausea, la dolorabilita' del seno, la ritenzione idrica e la depressione sono correlati alla dose degli estrogeni. I progestinici provocano effetti anabolici come aumento di peso, acne, nervosismo. Controindicazioni assolute all'uso dei contraccettivi orali sono la gravidanza, le malattie epatiche in fase attiva, l'iperlipemia, l'ictus cerebrale e l'anemia falciforme. I Dispositivi Intrauterini IUD (spirale) sono costituiti da una struttura polietilenica di piccole dimensioni e di forma variabile (a T, 7, Y) che viene introdotta nella cavita' uterina nel corso di una visita ginecologica e periodicamente sostituito. Non blocca l'ovulazione come i contraccettivi orali ma agisce ostacolando la fecondazione e soprattutto l'annidamento dell'ovulo fecondato mediante reazione da corpo estraneo. L'inserimento -se eseguito durante le mestruazioni- e' in genere meno doloroso di quello in altri periodi del ciclo. Sanguinamenti e dolore sono le principali ragioni che inducono alla rimozione di uno IUD. La media delle espulsioni spontanee e' di circa il 10% durante il primo anno. Le portatrici di IUD sono piu' esposte al pericolo di contrarre una salpingite (processo infiammatorio delle tube uterine) delle non portatrici. Quando una donna resta incinta con lo IUD in sede e desidera portare avanti la gravidanza conviene rimuovere il dispositivo dato che la media degli aborti spontanei aumenta significativamente
     
CONTRAZIONI E DOLORI MUSCOLARI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La contrattura è una contrazione involontaria, più o meno durevole, di uno o più gruppi muscolari, dovuta ad un aumento del tono muscolare. La contrazione muscolare può essere provocata da eccessivo sforzo compiuto da un muscolo non allenato o non compiutamente riscaldato prima dell'esercizio fisico. E' molto simile al crampo, ma non deve essere confusa con questo. Si tratta infatti di una contrazione dei muscoli,in specie delle gambe e delle braccia, che insorge in modo lieve e tende a durare più a lungo ma risulta meno violenta rispetto al crampo muscolare. Il muscolo colpito, infatti, inizia a tirare dapprima in modo lieve e successivamente,se non si rimuove la causa della contrazione (interrompendo l'azione che l'ha generata),la contrazione si accentua.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Sospendere l'esercizio fisico o l'attività non appena il muscolo inizia a tirare. Applicare localmente pomate antinfiammatorie e miorilassanti (capaci di rilassare le fibre muscolari iperattive).
NOTE
Consultare il medico se la contrazione non si risolve o se tende a ripresentarsi
     
CONTUSIONI - LIVIDI - EMATOMI - ECCHIMOS  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Sono causati dalla rottura traumatica dei vasi e dal successivo travaso di sangue nei tessuti circostanti. Il sangue fuoriuscito, non trovando sbocco all'esterno,rimane imprigionato sotto la cute e provoca gonfiore nella zona. Gradualmente il sangue viene riassorbito e la zona colpita si sgonfia assumendo colorazioni caratteristiche: prima rosso - viola, poi verdastro, quindi giallo - bruno. Il meccanismo con il quale si producono può essere ricondotto a: trazione, schiacciamento, suzione o sforzo. L'ampiezza del fenomeno è in rapporto al tipo di vaso sanguigno leso e quindi alla quantità di sangue fuoriuscito. Importanza hanno anche l'età(i tessuti giovani sono molto più irrorati) e la zona anatomica interessata (dove i tessuti sono più lassi, è più facile la formazione di travasi).
CONSIGLI TERAPEUTICI
Applicare impacchi freddi per diminuire il gonfiore e limitare l'estensione del fenomeno. E' utile l'uso di pomate,creme o gel in grado di favorire il riassorbimento del sangue fuoriuscito dai vasi.
NOTE
Consultare il medico se si sospetta una frattura o una lesione muscolare
     
CONVALESCENZA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La convalescenza è la condizione intermedia in cui viene a trovarsi l'organismo tra la fine della malattia e la guarigione completa. Al termine di una malattia l'organismo deve recuperare le energie spese nella lotta contro la stessa. In questo periodo le condizioni generali del soggetto appaiono indebolite, la temperatura corporea è spesso al di sotto della norma e il paziente è particolarmente esposto a ricadute o al rischio di nuovi contagi.I soggetti in convalescenza,almeno per i primi giorni, si sentono affaticati, spesso presentano uno stato anemico, possono apparire denutriti ed hanno talvolta poco appetito. Il decorso della convalescenza consiste nel graduale ripristino delle condizioni di efficienza fisica precedenti; ma in alcuni soggetti (gli anziani e i cronici), già di per sè debilitati, il ripristino dell'efficienza fisica può essere lento e precario.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Concedersi un periodo di riposo senza stress. Seguire una dieta varia ma non pesante. Risulta utile l'assunzione di integratori alimentari a base di vitamine e sali minerali e l'uso di farmaci ricostituenti tonici.
NOTE
Consultare il medico se il ripristino della efficienza fisica è eccessivamente lento
     
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