Le Patologie 




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DOLORI MUSCOLARI - MIALGIA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La mialgia è il dolore localizzato ad uno o più gruppi muscolari. I muscoli colpiti si presentano contratti, dolenti alla palpazione e i movimenti, anche lievi, provocano dolore. I dolori muscolari, di norma, sono dovuti ad una violenta ed improvvisa contrazione involontaria di un muscolo. Possono però anche essere la conseguenza di una lesione parziale della struttura muscolare per un trauma. Il soggetto colpito presenta un dolore intenso ed improvviso, a volte anche violento,e sempre ben localizzato. Possono verificarsi in seguito a diverse circostanze: un'infiammazione acuta delle articolazioni,un'attività fisica protratta con impegno specifico di una determinata fascia muscolare, un deficit di sali minerali e di sostanze nutritive.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Massaggiare la parte colpita.E' consigliato il riposo e l'uso di pomate antinfiammatorie e miorilassanti (capaci cioè di rilassare le fibre muscolari).
NOTE
Consultare il medico se il dolore trae origine da un eccessivo riposo o da un trauma
     
DOLORI REUMATICI - REUMATISMI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Con il termine reumatismo si definisce comunemente una serie di malattie,acute, subacute o croniche, che interessano le articolazioni, i muscoli,i tendini, i tessuti periarticolari, le borse sierose e in genere tutte le altre parti dell'apparato locomotore. Si tratta di malattie, nel loro complesso, molto frequenti: circa il 10% della popolazione soffre di una qualche forma di reumatismo. Di norma si manifestano con dolore, articolare o muscolare, più o meno diffuso e persistente, parziale rigidità del sistema muscolare e/o del sistema scheletrico, eventuale gonfiore, cute calda e arrossata in corrispondenza della zona interessata. La durata delle malattie reumatiche è varia e può assumere anche un decorso cronico, in cui periodi di relativo benessere si alternano a periodi di riacutizzazione.
CONSIGLI TERAPEUTICI
E' importante una terapia mirata in base alla natura dell'affezione reumatica. Risultano utili farmaci antireumatici ed antinfiammatori.
NOTE
E' sempre opportuno consultare il medico per una corretta diagnosi
     
ECCITAZIONE - IRREQUIETEZZA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'eccitazione è l'aumento dell'attività sia psichica che motoria. Si manifesta con uno stato di agitazione motoria più o meno marcato e con alterazioni del pensiero e dell'affettività. L'eccitazione va dà uno stato di irrequietezza (nelle forme più lievi) fino ad uno stato di iperattività spiccata (ipereccitazione) con difficoltà a controllare le tensioni interne del soggetto. In questo ultimo caso frequenti manifestazioni sono: movimenti ripetuti e persistenti, come passeggiare o torcersi le mani nervosamente; movimenti incontrollati e scoordinati, fino a manifestazioni motorie impulsive e a volte violente. Stati di eccitazione sono riscontrabili anche in condizioni normali,in rapporto a temporanei stati emotivi; ma l'eccitazione può essere anche un sintomo di diversi stati patologici: stati ansiosi, confusionali, alcolismo, ecc..
CONSIGLI TERAPEUTICI
Nelle forme lievi di eccitazione può risultare utile il ricorso ad un blando sedativo.
NOTE
Consultare il medico in special modo in tutte le forme di ipereccitazione
     
EIACULAZIONE PRECOCE  
Incapacita' a mantenere una penetrazione di accettabile durata in modo tale da soddisfare un partner normalmente sensibile. Si puo' definire tale disfunzione come una eiaculazione che interviene prima della volonta' del soggetto. Nell'adolescente e' comune una eiaculazione precoce. Questa puo' essere aggravata da un senso di colpa sul sesso e dalla paura della scoperta e di fecondare la donna o di contrarne una malattia trasmessa per via sessuale, cosi' come dall'ansia di prestazione. Tali problemi possono persistere nell'adulto, come pure possono esistere problemi interpersonali (conflitti di coppia). La causa puo' anche essere organica (raramente), causata cioe' da prostatite, malattie neurologiche o dall'uso di farmaci. Molto spesso risulta curativa la sola spiegazione del meccanismo della eiaculazione al paziente, insegnandogli come ritardare l'emissione e l'eiaculazione. La tecnica del "fermarsi e ricominciare" prevede la stimolazione del pene sia manualmente che durante un rapporto sessuale, fino al momento in cui il paziente non risulti in grado di percepire il momento di imminente eiaculazione. Egli segnala alla compagna di interrompere la stimolazione e di cominciare di nuovo la manovra di stimolo dopo 20-30 secondi. I partners ripetono tale manovra all'inizio mediante stimolazione manuale e successivamente durante il coito, fermandosi per tre volte; nel corso della quarta stimolazione la eiaculazione non viene contrastata. Con la ripetizione di tale tecnica, il paziente impara ad assumere un controllo eiaculatorio in piu' del 95% dei casi. Altro sistema possibile -prima del rapporto sessuale- e' quello di spalmare sul glande una pomata con anestetico, cosi' da ritardare le sensazioni che stimolano l'eiaculazione, ritardandola. Talvolta la eiaculazione precoce maschera conflitti profondi intrapsichici o interpersonali, nel qual caso al paziente va consigliato di intraprendere una psicoterapia individuale o di coppia
     
EMICRANIA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'emicrania è un tipo particolare di mal di testa, localizzato in una zona precisa del capo, dovuto all'alternarsi di dilatazione e restringimento di alcuni vasi sanguigni. Esistono vari tipi di emicrania.Caratteristica comune è la comparsa di un dolore unilaterale (temporale,frontale o orbitale) ma che può estendersi, spesso in modo pulsante, e che aumenta con gli sforzi e i movimenti del capo. L'emicrania è in genere riconducibile a una crisi vascolare, caratterizzata da: una prima fase di vasocostrizione, con disturbi visivi, sensitivi e psichici; una successiva fase di dilatazione,con dolore acuto e pulsante,nausea e vertigini, disturbi digestivi;una terza fase in cui si può avere la formazione di un edema, con dolore sordo e continuo. L'emicrania può durare da alcune ore ad interi giorni.Tra un attacco e il successivo il soggetto si sente perfettamente bene.
CONSIGLI TERAPEUTICI
E' importante una diagnosi certa per rimuovere le cause di questo disturbo che spesso risulta essere totalmente invalidante. Per risolvere o attenuare il dolore si può far ricorso,in modo sporadico,a farmaci analgesici-antinevralgici.
NOTE
Consultare il medico per una diagnosi certa
     
EMOFILIA  
Malattia emorragica dovuta a carenza o alterazioni ereditarie dei fattori della coagulazione. Le forme piu' comuni, la carenza del fattore VIII o del IX, chiamate rispetivamente emofilia A e B, costituiscono piu' del 90% delle malattie emorragiche congenite. Nella maggior parte dei casi, in queste due malattie, il fattore procoagulante e' presente in circolo in quantita' normali ma e' difettoso dal punto di vista funzionale. Le emofilie vengono trasmesse come carattere recessivo legato al sesso, per cui solo i maschi hanno manifestazioni emorragiche; le femmine portatrici trasmettono il gene malato ai figli maschi. Nel caso di un maschio affetto che abbia dei figli si verifichera' la situazione in cui nessun figlio maschio sara' affetto mentre tutte le figlie femmine saranno portatrici. Teoricamente la donna puo' essere emofilica qualora sia figlia di un emofilico e di una donna portatrice. La comparsa di Emofilia non e' sempre prevedibile in base alle regole della trasmissione dei caratteri ereditari: nel 30% dei casi la malattia e' frutto di una mutazione spontanea di un cromosoma X materno. I sintomi dell'emofilia iniziano in eta' precoce e persistono per tutta la vita. Il quadro clinico e' dominato da emorragie spesso spontanee o piuttosto gravi che si sviluppano da ferite banali. Particolarmente gravi sono le emorragie articolari( gli emartri) specie al ginocchio e all'anca che sono le regioni del corpo piu' esposte agli urti. Le emorragie in queste sedi, spesso frequenti, possono provocare una riduzione permanente della motilita' articolare, a causa dell'infiammazione prodotta in seguito al versamento di sangue. La terapia consiste nel rimpiazzare il fattore (VIII o IX) carente utilizzando plasma o derivati del plasma
     
EMORRAGIE CEREBRALI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'emorragia cerebrale è un evento temibile, provocato (spesso) dalla rottura di un vaso arteriosclerotico (arterioso) cerebrale o dalla rottura di un (misconosciuto) aneurisma cerebrale. Le conseguenze sono molto gravi, a seconda della zona cerebrale interessata si possono manifestare: * Disturbi del linguaggio * Incontinenza vescicale o fecale * Perdita di coscienza (con coma di vario grado) * Emiplegia * Respiro con rantoli e gorgoglii * Morte. Molto spesso l'emorragia cerebrale è dovuta ad ipertensione, trauma, o ad una crisi ipertensiva in paziente sano (come nel caso della rottura dell'aneurisma cerebrale). Raramente si riesce ad intevenire (neuro)chirurgicamente, si fa solo in pochi casi di aneurismi cerebrali aggredibili chirurgicamente, e quando le condizioni generali lo permettono. In genere, se il malato non peggiora rapidamente, si possono ottenere, con l'aiuto di trattamenti riabilitativi, livelli di recupero molto elevati
     
EMORRAGIE MESTRUALI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Si distinguono due forme: * Menorragie: correlate al ciclo mestruale, con perdita di sangue eccessiva, sia in termini di durata che di flusso. Le cause possibili sono molteplici: * Endocrine (tiroide, ovaio, ipofisi * Malattie sistemiche (diabete, ipertensione, nefrite cronica) * Malposizione dell'utero (retro versione o retroflessione) * Neoformazioni uterine (fibromi, fibrosi, adenomiosi uterine, polipi cervicali o lesioni) * Infiammazioni pelviche (endometrite, metrite acuta e cronica, salpingite). * Metrorragie vere e proprie, al di fuori del ciclo mestruale. Le cause possono essere: * Lesioni cervicali uterine * Cancro cervicale. CONSIGLI TERAPEUTICI In tutti e due i casi si impongono ricerche approfondite per stabilire la causa e definire la terapia
     
EMORRAGIE NASALI - EPISTASSI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'epistassi è l'emorragia nasale; si verifica di norma senza alcuna causa apparente. In genere è provocata da rottura di vasi della porzione anteriore del setto nasale. Le cause locali che determinano emorragie nasali sono: un violento colpo di tosse, uno starnuto,soffiarsi il naso con troppa energia, corpi estranei, traumi, varici, polipi, riniti acute, fenomeni vasomotori nasali e più in genere fenomeni di congestione nasale. Un'emorragia nasale può anche verificarsi in seguito a cambiamenti di pressione atmosferica (escursioni in montagna - immersioni in mare). L'emorragia nasale può però anche essere il sintomo di un'affezione generale (per es. ipertensione arteriosa, ecc.). Di norma, quando la perdita di sangue avviene da una sola narice, il fenomeno è causato, molto probabilmente, da un fatto locale e non da un'affezione generale.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Se l'emorragia è conseguente ad un fattore locale, tamponare ed applicare un emostatico locale.
NOTE
Consultare il medico se si sospetta che alla base del fenomeno vi sia un'affezione generale
     
EMORROIDI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Le emorroidi consistono in varici (dilatazioni permanenti) delle vene che irrorano il retto. Si distinguono in emorroidi interne, che non fuoriescono dall'orifizio anale, ed in emorroidi esterne. La formazione di emorroidi viene probabilmente favorita da stitichezza cronica, defecazione irregolare, eccessiva e prolungata pressione al momento dell'evacuazione, nonchè, per le donne in gravidanza,dalla pressione esercitata dal feto sui grandi vasi sanguigni del bacino. Anche una predisposizione costituzionale è determinante nella formazione dell'emorroidi. Le emorroidi possono essere asintomatiche. La sintomatologia si limita, nella maggior parte dei casi, a una modesta perdita di sangue ad ogni emissione di feci, accompagnata da bruciore, dolore e senso di peso rettale. Di notte si può manifestare prurito, per irritazione della zona interessata.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Nelle forme iniziali, e a scopo preventivo, modificando le abitudini alimentari e di vita, si possono ottenere ottimi risultati. Si consiglia: massima igiene locale e l'uso di pomate antidolorifiche ed antinfiammatorie.
NOTE
Consultare il medico se le varici emorroidarie sanguinano abbondantemente
     
ENCEFALOPATIA EPATICA  
Sindrome neuropsichiatrica conseguente ad epa- topatia: essa si osserva nell' epatite acuta fulminante dovuta a farmaci o virus, ma piu' spesso si verifica nelle cirrosi. Il fegato rende atossici i prodotti provenien- ti dalla digestione intestinale attraverso la vena porta; nelle epatopatie tali prodotti raggiungono inalterati il circolo sistemico a causa della insufficiente depurazione epatica. Le sostanze tossiche possono cosi' raggiungere il cervello alterandone la funzionalita'. Le tossine in causa non sono note con precisione: l' ammoniaca, che e' un prodotto della dige- stionedelle proteine, probabilmente riveste un ruolo importante. I sintomi sono costituiti da alterazioni dell' umore, sonnolenza, stato confusionale.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Nella maggior parte dei casi la sindrome re- gredisce senza esiti neurologici permanenti. La terapia si basa sulla eliminazione dei pro- dotti tossici di origine intestinale, limitan- done l' assorbimento: allo scopo si adoperano clisteri di pulizia dell' intestino, riduzione delle proteine della dieta, l'uso del lattulo- sio che altera la flora batterica e agisce co- me purgante osmotico
     
ENFISEMA POLMONARE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L' enfisema e' la situazione in cui una parte degli alveoli polmonari,cioe' le zone del pol- mone entro cui avvengono gli scambi tra aria e sangue,si dilata e si espande,perdendo la pro- pria funzione.L' enfisema puo' essere conside- rato come il risultato di ripetute infiamma- zioni polmonari e spesso puo' essere associato a bronchite cronica.Inizialmente quando le le- sioni sono ancora in fase di formazione puo' essere presente una tosse con espettorato mol- to vischioso e difficile da eliminare. Nelle fasi piu' avanzate della malattia i problemi aumentano e puo' comparire anche una grave difficolta' respiratoria.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Uno dei primi responsabili dell' enfisema e' il fumo di sigaretta,quindi prevenire l' enfi- sema significa sostanzialmente non fumare. Quando poi la malattia e' in corso possono es- sere utili supporti vitaminici ( soprattutto Vit.C ) e quei farmaci che favoriscono la espettorazione ed evitano l' accumolo di muco all'interno dei bronchi
     
ENTERITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'enterite è un processo infiammatorio che colpisce la mucosa dell'intestino tenue. E' provocata da svariate cause: intossicazioni alimentari, allergie alimentari, ingestione di cibi o bevande molto fredde, infezioni. I sintomi principali sono costituiti da: diarrea (con feci liquide, maleodoranti e ricche di alimenti non digeriti con residui chiaramente riconoscibili), dolori e crampi alla parte centro-inferiore dell'addome, febbre, disidratazione, debilitazione e senso di stanchezza generale, inoltre può essere presente anche inappetenza. L' enterite spesso si associa a processi infiammatori a carico dello stomaco (gastro- enterite) o del colon (enterocolite), specie nei casi di enterite di natura tossica o allergica. Di solito l'enterite si risolve nel giro di massimo due o tre giorni.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia si basa sul riposo a letto e sul digiuno per un periodo variabile dalle 24 alle 48 ore. In alcuni casi possono essere utili farmaci atti a ridurre l'attività intestinale.
NOTE
Consultare il medico in caso di febbre, di eccessiva disidratazione e di dolore intenso
     
ENTEROCOLITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
L'enterocolite è un processo infiammatorio che colpisce la mucosa dell'intestino tenue e del colon. E' provocata da svariate cause: processi infettivi, intossicazioni alimentari, allergie alimentari, fattori termici(assunzione di cibi o bevande molto fredde) o, nei casi più gravi, da malattie di origine sconosciuta. Nelle forme lievi i sintomi principali sono costituiti da: dolori addominali sotto forma di crampi diffusi, diarrea (con varie scariche quotidiane di feci in parte liquide e con residui alimentari chiaramente riconoscibili) e sete, a volte anche intensa. Nelle forme più gravi è di solito presente febbre di grado elevato, muco e sangue nelle feci, prostrazione e senso di stanchezza generale. Di solito l'enterocolite, se in forma lieve,si risolve nel giro di massimo 2 o 3 giorni.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia si basa sul riposo a letto, sul digiuno per 1-2 giorni e sulla reidratazione. In alcuni casi possono essere utili farmaci atti a ridurre l'attività intestinale.
NOTE
Consultare il medico specie in caso di febbre e di muco e sangue nelle feci
     
EPATITE  
L'epatite e' un processo infiammatorio del fegato che puo' essere acuto e/o cronico. Le cause piu' importanti di Epatite sono i virus, l'alcol ed i farmaci. L'Epatite da farmaci e' causata da diversi principi attivi quali il paracetamolo, l'isoniazide, la metildopa, l'indometacina, la fenitoina. Alcuni farmaci (p. es. il paracetamolo) si comportano come dei tossici cellulari diretti se utilizzati ad alte dosi; altri (isoniazide) invece inducono una reazione di ipersensibilita' con danno non dose dipendente. Nell'Epatite da alcol esiste una relazione diretta tra l'intensita' del danno epatico e la gravita' dell'alcolismo. Alcuni degli effetti tossici dell'alcol sul fegato e gli altri organi sono dovuti all'acetaldeide che e' un prodotto di ossidazione dell'alcol. La somministrazione cronica di etanolo porta ad addattamento del fegato con aumento di attivita' degli enzimi epatici che lo metabolizzano: i grandi consumatori di alcol sviluppano una aumentata tolleranza all'etanolo e a una grande varieta' di farmaci compresi sedativi, tranquillanti e antibiotici. Le alterazioni cui va incontro il fegato nell'abuso prolungato di etanolo variano dal semplice accumulo di grassi degli epatociti alla cirrosi ed al carcinoma epatocellulare. L'Epatite virale e' causata da diversi agenti virali. La forma acuta e' nella maggior parte dei casi causata dai virus dell'epatite A,B,C,D ed E. Altri agenti virali che possono talora causare epatite sono il virus della mononucleosi, il cytomegalovirus, l'herpes simplex, il virus della febbre gialla. L'Epatite acuta A colpisce in particolare i soggetti tra i 5 e i 14 anni di eta'. La via di contagio e' generalmente orale, attraverso cibi contaminati (acqua, latte, frutti di mare ecc.). La prevenzione si attua con il rispetto di elementari norme igieniche (ad es. il virus viene inattivato dalla bollitura dell'acqua per 10 minuti). La malattia guarisce completamente nella maggioranza dei casi; ad essa fa seguito la comparsa degli anticorpi antivirus A (Ig G) che conferiscono protezione per tutta la vita, e non ne conseguono forme croniche. La profilassi con gammaglobuline e' indicata per le persone a stretto contatto con i malati e prima di viaggi in zone ad alto rischio, mentre e' superflua nel contatto occasionale (scolastico o lavorativo). L'Epatite acuta B e' caratterizzata dalla presenza nel sangue dell'antigene Australia o HBsAg. Il contagio avviene con trasfusioni di sangue o derivati ematici infetti, con inoculazione accidentale di piccole quantita' di sangue infetto mediante siringhe, aghi, strumenti e apparecchiature sanitarie non adeguatamente sterilizzate (es. agopuntura, tatuaggi, cure dentarie, manicure, ecc.) o con uso di spazzolini da denti, rasoi, forbici di soggetti infetti; per contatto sessuale, per trasmissione del virus contenuto nel liquido seminale e nel secreto vaginale; per passaggio da madre contagiosa al neonato al momento del parto. I sintomi della malattia sono aspecifici per cui l'infezione puo' passare inosservata. La malattia guarisce nella maggior parte dei casi e compaiono nel siero gli anticorpi contro l'HBsAg: nel 10% dei casi tuttavia la malattia tende a cronicizzare, presentando vari quadri che vanno dall'epatite cronica alla cirrosi, con persistenza del componente HBsAg nel sangue. Alcuni soggetti invece -dopo il contatto con il virus- non lo eliminano dall'organismo e diventano portatori cronici e potenzialmente infettivi, pur non presentando alcuna epatopatia (portatori sani). La prevenzione dell'Epatite B si attua con il rispetto di opportune misure igieniche: ai portatori di HBsAg si consiglia l'uso personale di spazzolini da denti, rasoi, pettini, forbici ecc. e l'uso di profilattici nei rapporti sessuali. E' necessario inoltre che essi segnalino il loro stato in occasione di cure mediche o dentistiche in modo da consentire l'attuazione di opportune misure di sterilizzazione. La profilassi con gammaglobuline va eseguita entro 48 ore dal contagio. E' inoltre possibile effettuare la vaccinazione contro l'Epatite B, indicata soprattutto nei soggetti ad alto rischio di infezione quali personale medico e paramedico, neonati di madre positiva, partner di soggetti positivi e congiunti a stretto contatto, tossicodipendenti, persone che si prostituiscono, emodializzati, politrasfusi. L'Epatite acuta C e' quella che attualmente si puo' sviluppare piu' spesso dopo trasfusioni di sangue ed inoltre sembra essere responsabile della maggior parte delle epatiti da causa sconosciuta. Le modalita' di trasmissione ed i soggetti a rischio sono sovrapponibili a quelli dell'Epatite B. L'evoluzione verso una forma cronica e' molto piu' frequente e puo' portare alla cirrosi. Il virus dell'Epatite D puo' causare un'epatite acuta o cronica limitatamente pero' agli individui con contemporanea o persistente infezione da virus B, in quanto ha bisogno di questo virus per replicarsi. L'Epatite acuta E e' diffusa in Asia e la modalita' di trasmissione e' simile all'Epatite A. Le complicanze dell'epatite acuta sono: artralgia e artriti, angioedema, ittero. L'Epatite cronica e' caratterizzata dalla persistenza dell'epatite per piu' di sei mesi. E' causata dai virus B, C e D, puo' essere poco attiva con sintomi vaghi o molto attiva con ittero, malessere generale, ascite, edemi, aumento dei vari valori indici di epatopatia (transaminasi, gammaGT, ecc.). Da notare che solo il 30% dei casi di Epatite cronica fa seguito ad una forma acuta, spesso infatti, insorge in modo insidioso. La terapia si instaura nelle forme attive e consiste nella somministrazione di cortisonici; mentre nelle forme B si puo' usare l'interferon
     
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