Le Patologie 




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VAGINISMO  
E' una contrazione involontaria dei muscoli costrittori della vagina che, invece di rilassarsi nella fase di eccitazione sessuale, si contraggono rendendo cosi' dolorosa o impossibile la penetrazione. Il fenomeno ha un'origine psicogena, cioe' non esistono alterazioni anatomiche o funzionali che giustifichino lo spasmo dei muscoli interessati; quando sussistono tali alterazioni (processi infiammatori, malfunzioni vaginali, ecc.) si parla di pseudovaginismo e per risolverlo si interviene sulle cause. Il vaginismo puo' essere primario quando compare durante i primi tentativi di rapporto sessuale o secondario, ed in questo caso si instaura diversi anni dopo il primo coito. L'origine del blocco di fronte alla penetrazione, data la sua natura involontaria, e' da ricercarsi in un ambito di motivazioni inconsapevoli di rifiuto. A volte il motivo ha radici profonde: conflitti infantili irrisolti con i genitori, un'educazione di tipo rigido che ha indotto un'inibizione al sesso, eventi traumatici legati a esperienze sessuali. Talora sono utilizzate con successo tecniche che hanno come scopo l'eliminazione dello spasmo vaginale, come la "tecnica di dilatazione graduale". Con la paziente in posizione ginecologica, vengono introdotti in vagina per dieci minuti dilatatori ben lubrificati di gomma o di vetro, di dimensioni progressivamente maggiori, iniziando con uno filiforme. Tale procedimento andrebbe effettuato dal medico almeno tre volte la settimana e direttamente dalla paziente a casa. Una volta tollerato l'inserimento del dilatatore di maggior calibro (2,5 cm o piu') si puo' avere un rapporto coitale probabilmente senza dolore
     
VARICELLA  
La varicella rappresenta la fase acuta invasiva del virus Varicella-Zoster; l'Herpes-Zoster (Herpete, o Fuoco di Sant'Antonio) rappresenta la riattivazione della fase latente del virus. La varicella assieme al morbillo possiede una altissima percentuale di contagio. Le epidemie si presentano in inverno e all'inizio della primavera. La sensibilita' e' alta a partire dalla nascita e fino al momento in cui si contrae la malattia. La varicella viene trasmessa mediante goccioline infette liberate dal naso e dalla gola. Il periodo di massimo contagio e' durante il breve periodo prodromico e nelle prime fasi dell'eruzione. Quando le lesioni hanno formato la crosta, il paziente non puo' piu' trasmettere la malattia. Un isolamento di 6 giorni dopo che le prime vescicole sono comparse e' solitamente sufficiente per controllare il contagio. Durante la terza settimana dalla esposizione al contagio, possono presentarsi cefalea, febbre moderata e malessere generale, in genere circa 24-36 ore prima che compaia la prima serie di lesioni cutanee e nette, che sono vescicole pruriginose, a lacrima, contenenti liquido chiaro. Le lesioni si presentano ad ondate successive, con alcune macule che compaiono al momento in cui le prime lesioni stanno incominciando a formare la crosta. Il volto e gli occhi sono in genere risparmiati. Quando sono presenti soltanto poche lesioni, la sede piu' frequente e' la parte alta del tronco. Le lesioni sono spesso frequenti anche sul cuoio capelluto. La fase acuta della malattia dura abitualmente da 4 a 7 giorni. La varicella si puo' prevenire o modificare somministrando dosi di 2-5 ml intramuscolo di Immunoglobulina anti-Zoster (ZIG) oppure con Immunoglobulina anti-varicella-Zoster (VZIG). Tali preparazioni vanno somministrate entro 72 ore dalla esposizione per essere efficaci. Per la terapia, i casi molto lievi richiedono la sola terapia sintomatica. Impacchi umidi o pomate all'Acyclovir si possono applicare per limitare il prurito, che puo' essere assai intenso, e per impedire il grattamento che puo' portare ad infezione diffusa (impetigine) sfigurante. Nei casi piu' estesi -per l'adulto- si somministra -possibilmente entro 2-3 giorni dall'insorgenza della malattia- l'Acyclovir con un dosaggio di 4 grammi al giorno (5 compresse da 800 mg) per 7 giorni oppure Valacyclovir 3 grammi al giorno (3 compresse da 1 grammo) per 7 giorni. I pazienti devono lavarsi spesso con acqua e sapone e vestire con biancheria pulita, le mani debbono essere mantenute pulite e le unghie tagliate corte per evitare infezioni. Una vescicola infetta puo' essere trattata con unguento di neomicina-bacitracina, le infezioni diffuse vengono trattate con gli antibiotici sistemici del caso
     
VECCHIAIA - SENESCENZA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Non esiste un'età precisa in cui iniziano i primi segni dell'invecchiamento; ci sono persone già vecchie, anche fisicamente, prima dei 40 anni, mentre altre sono ancora in perfetta efficienza a 60 - 70 anni. In linea di massima si può affermare che la possibilità di vita dipende da quanto lento, o da quanto veloce, sarà il processo di invecchiamento. L'invecchiamento fisico e quello mentale possono non progredire di pari passo. Infatti molte persone possono essere mentalmente senili quando ancora il loro organismo è in ottime condizioni;al contrario,persone anziane possono conservare una mente lucidissima anche con un fisico molto provato. I fattori più importanti che determinano il processo di invecchiamento sono: condizioni ambientali e di lavoro, malattie, stress, abitudini alimentari, preoccupazioni, ecc..
CONSIGLI TERAPEUTICI
Una dieta equilibrata ed un moderato esercizio fisico (camminare) risultano importanti per rallentare il processo di invecchiamento. E' consigliato l'uso di integratori alimentari e di farmaci ricostituenti tonici.
NOTE
Consultare il medico ai primi segni di invecchiamento mentale
     
VENE VARICOSE - VARICI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Le varici sono dilatazioni permanenti delle vene con alterazioni delle pareti. Le vene dilatate diventano inefficienti ed il sangue tende a ristagnare. Di frequente esse sono provocate da un ostacolo alla circolazione sanguigna che determina il rilassamento delle valvole venose e conseguente ristagno del sangue e dilatazione di un tratto della vena. Sono facilmente colpiti da tale malattia coloro che sono costretti a restare in piedi, nella stessa posizione, per lungo tempo. Le vene più facilmente colpite sono: le vene degli arti inferiori, le vene dell'ano e del retto ( emorroidi ) e le vene dello scroto. Se si tratta di piccole varici,non determinano alcun disturbo; quando sono invece estese e numerose,possono produrre una sensazione di pesantezza e stanchezza alle gambe, talvolta accompagnata da indolenzimento e gonfiore delle caviglie.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Facilitare il deflusso venoso stando il meno possibile in piedi; nei momenti di riposo tenere le gambe sollevate rispetto al piano del corpo. E' consigliato l'uso di calze elastiche.
NOTE
Consultare il medico specie se le varici sono grandi e se compare gonfiore e dolore
     
VERRUCHE - PORRI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La verruca è una lesione dell'epidermide, a carattere proliferativo,provocata da un virus. Può assumere forma diversa. La più comune è la verruca volgare (o porro) che è una prominenza cutanea ruvida, secca e dura, delle dimensioni di pochi millimetri e di colore grigio. Compare principalmente nelle mani (dorso e dita), nei piedi (specie nella pianta), allo inguine e all'ano. Se compare in punti di attrito,(es. pianta dei piedi) cresce rapidamente e può essere anche dolorosa. Nelle zone umide del corpo (es. ano e organi genitali)si estende facilmente e può provocare prurito. E' contagiosa e si trasmette per contatto diretto. E' anche autoinoculabile, per esempio la verruca può comparire sulle labbra dopo aver morsicato una verruca preesistente alla mano.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia consiste nella bruciatura con la applicazione quotidiana di una soluzione a base di un acido forte e nella rimozione della pelle ustionata. Dopo il trattamento, coprire la verruca con un cerotto.
NOTE
Consultare il medico specie se aumentano di dimensione
     
VERTIGINE - CAPOGIRO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La vertigine è un disturbo dell'equilibrio e delle sensazioni che informano sulla posizione del corpo nello spazio. Consiste in una sensazione illusoria di rotazione o di spostamento o di oscillazione degli oggetti e dell'ambiente circostante, o del proprio corpo rispetto all'ambiente,dovuta ad alterazione del senso dell'equilibrio. La vertigine è legata ad alterata sensibilità dello spazio, o per lesioni organiche, o per disturbi funzionali degli organi deputati al controllo della sensibilità dello spazio, o per turbe di natura psichica. Può essere un sintomo di numerose condizioni patologiche o di particolari stati funzionali: alterazioni del labirinto, infiammazioni o lesioni dell'orecchio interno, intossicazioni da alcol o da tabacco, stimoli dolorosi della mucosa nasale o laringea, tappi di cerume, artrosi cervicale.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Adagiare il soggetto sul letto con la testa alla stessa altezza o leggermente più in basso rispetto al tronco e mettere un cuscino sotto le gambe.
NOTE
Consultare il medico specie se le vertigini si ripetono
     
VOMITO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il vomito è un disturbo che compare nel corso di malattie gastroenteriche o di altro genere.E' caratterizzato dall'emissione,spesso preceduta da nausea e conati, del cibo ingerito , dopo che questo ha raggiunto lo stomaco o l'intestino tenue. Durante l'esplulsione compaiono: salivazione, abbondante, rallentamento del ritmo cardiaco, pallore e senso di stanchezza. Compare nel corso di gran parte delle malattie del tubo digerente, nelle intossicazioni da cibi guasti, nelle intolleranze alimentari, negli abusi di alcol.E' frequente nei primi mesi di gravidanza. Si può presentare per brusche sollecitazioni dei centri dell'equilibrio, come nel mal di mare o del mal d'auto.Può anche essere il sintomo di uno shock emotivo. Il vomito ripetuto può dare luogo ad uno stato di disidratazione particolarmente pericoloso.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia consiste principalmente nel riposo e nel digiuno. In alcuni casi può essere utile il ricorso a farmaci antiemetici.
NOTE
Consultare il medico se gli episodi di vomito si ripetono frequentemente