Le Patologie 




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GAMBE CAVIGLIE E PIEDI GONFI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il ristagno di sangue nelle vene, causato il più delle volte da una permanenza in piedi nella stessa posizione, può determinare la insorgenza di tale fenomeno. Esso è dovuto ad un eccesso di liquido negli spazi interstiziali dei tessuti che comporta un anomalo rigonfiamento delle gambe, delle caviglie e dei piedi. Le donne sono,di frequente, soggette a tale fenomeno, specie durante la gravidanza: ciò avviene perchè la pressione è tale da forzare i liquidi dai vasi sanguigni ai tessuti. Questo fenomeno compare anche nella settimana che precede le mestruazioni; in questo caso la causa consiste nella ritenzione di liquidi dovuta alle variazioni ormonali. I sintomi principali di tale condizione sono: pesantezza, tensione, formicolio, debolezza ed evidente gonfiore. Il perdurare di tale stato favorisce l'insorgenza di vene varicose.
CONSIGLI TERAPEUTICI
E' opportuno praticare regolarmente attività che impegni gli arti in un costante movimento. E' consigliato l'uso di calze elastiche.
NOTE
Consultare il medico in presenza di gonfiore eccessivo specie se accompagnato da dolore
     
GAS NELL'INTESTINO - FLATULENZA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La flatulenza è l'eliminazione rumorosa, attraverso l'orifizio anale, di gas presenti nell'intestino. Tale fenomeno può essere la conseguenza di un eccesso di produzione di gas intestinali in seguito a processi fermentativi o a processi putrefattivi. La flatulenza può anche verificarsi: per modificazioni qualitative e quantitative della flora batterica intestinale, per ristagno del cibo nell'intestino; in caso di mal digestione per carenza di enzimi o per assunzione di cibi contenenti sostanze non digeribili (fagioli). Fenomeni di flatulenza sono presenti in diverse affezioni dell'apparato digerente,come le dispepsie (digestioni lente e difficili) e l'aerofagia(ingestione di aria nello stomaco). La flatulenza spesso si associa a fenomeni di eruttazione (emissione rumorosa di gas attraverso la bocca).
CONSIGLI TERAPEUTICI
Per la flatulenza è indicata una dieta a base di yogurt e fermenti lattici per riequilibrare la flora batterica intestinale.
NOTE
Consultare il medico in presenza di crampi e dolori gastrointestinali ricorrenti
     
GASTRODUODENITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Processo infiammatorio che tende all' erosio- ne e all' ulcerazione interessante lo stomaco e il duodeno. E' un disturbo comunemente cau- sato da eccessiva produzione di acido clori- drico e pepsina da parte dello stomaco, con sintomi simili a quelli dell' ulcera ( brucio- ri e dolori epigastrici specie a stomaco vuoto dispepsia, eruttazioni ).
CONSIGLI TERAPEUTICI
Associare alla terapia farmacologica un genere di vita il piu' possibile esente da stress fi- sici e psichici; la dieta deve essere completa a base di cibi facilmente digeribili, meglio se in quattro pasti giornalieri sostanziosi, che non piccoli e piu' frequenti. Fumo, alcool e caffe' dovrebbero essere eliminati
     
GELONE - ERITEMA PERNIO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il gelone è un'alterazione morbosa della pelle provocata dal freddo, che si localizza in modo prevalente alle dita delle mani e dei piedi,al naso e alle orecchie. Si presenta come una chiazza edematosa di colore rosso - violaceo, con cute fredda e lucente. Il prurito è intenso soprattutto dopo il riscaldamento della zona interessata; il dolore può essere lieve o anche molto intenso. Nei casi più gravi possono comparire vescicole e bolle, che possono anche ulcerarsi. La causa è una esagerata reazione dei piccoli vasi sanguigni cutanei nelle zone colpite. Si tratta di un rigonfiamento e relativo ristagno di sangue venoso nella zona esposta al freddo. La durata del disturbo è di pochi giorni fino a più settimane, finchè la circolazione venosa locale non ritorna normale. Il gelone guarisce completamente senza lasciare esiti. Le recidive stagionali sono molto frequenti.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Evitare esposizioni al freddo e proteggersi con indumenti adatti. Utile l'uso di pomate ad azione specifica.
NOTE
Consultare il medico se il gelone si ulcera per evitare il rischio di infezioni
     
GLAUCOMA  
Il glaucoma e' una malattia caratterizzata da un aumento della pressione intraoculare che puo' causare una riduzione del visus in forma lieve o grave sino a cecita' assoluta. Il glaucoma primario negli adulti puo' essere di due tipi: cronico ad angolo aperto o acuto o cronico ad angolo chiuso. Il glaucoma ad angolo aperto e' la forma piu' frequente e si manifesta in genere dopo i 30 anni. E' generalmente familiare e raramente unilaterale. Il paziente in genere soffre di emicranie, vede aloni colorati attorno alle lampade elettriche e ha un diminuito adattamento all'oscurita'. La maggior parte dei casi puo' essere controllata con l'uso di colliri. Inizialmente si somministrano i preparati piu' leggeri. I preparati di scelta sono pilocarpina, timololo maleato, carbacolo. L'epinefrina aiuta a controllare l'aumento di pressione riducendo la produzione di umor acqueo. Il paziente deve evitare ogni fatica, stress emotivi, l'uso di tabacco ed l'assunzione di grandi quantita' di liquidi. La tonometria e l'esame dei campi visivi devono essere eseguiti semestralmente. Qualora la terapia medica non sia sufficiente a controllare la pressione intraoculare, e' necessario ricorrere alla chirurgia o al laser per migliorare il deflusso dell'umor acqueo. Nel glaucoma acuto ad angolo chiuso i sintomi premonitori si presentano sotto forma di episodi transitori di ridotta acutezza visiva, visione di aloni colorati attorno alle luci, dolore oculare e cefalea. Questi episodi possono durare solo poche ore o ripresentarsi ad intervalli prima dell'insorgenza di un tipico attacco prolungato di glaucoma ad angolo chiuso. L'attacco acuto e' caratterizzato dalla rapida perdita della vista e dalla improvvisa comparsa di un dolore lancinante all'occhio, possono essere presenti anche nausea e vomito, lacrimazione, edema della palpebra superiore. Il trattamento e' farmacologico o mediante intervento chirurgico. I sintomi del glaucoma cronico ad angolo chiuso sono simili a quello del glaucoma acuto, ma meno gravi
     
GOMITO DEL TENNISTA - EPICONDILITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il gomito del tennista, o epicondilite, è una infiammazione dei tendini dei muscoli dello avambraccio. E' provocata da una sollecitazione eccessiva di questa zona e da ripetuti microtraumi. Sembra avere un ruolo anche l'invecchiamento del tendine,errori nella tecnica di esecuzione di alcuni movimenti ripetuti, una certa predisposizione individuale. Sono soggetti a tale disturbo anche tutte quelle persone che svolgono un'attività in cui è richiesto l'uso frequente e ripetitivo delle mani (carpentieri,imbianchini,meccanici,ecc.). Si manifesta con dolore spontaneo al gomito, che si irradia alla zona posteriore dello avambraccio e della mano, specie durante o subito dopo uno sforzo. Nei casi gravi possono essere impediti movimenti anche banali, come stringere la mano o sollevare un oggetto leggero.
CONSIGLI TERAPEUTICI
La terapia si basa sul riposo dell'arto. Somministrare farmaci antinfiammatori e pomate antidolorifiche e lenitive. Utile anche la fisioterapia.
NOTE
Consultare il medico se non si risolve nel giro di due o tre giorni o se si ripresenta
     
GONFIORE ADDOMINALE - METEORISMO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il meteorismo è il rigonfiamento, diffuso a tutto l'addome o localizzato ad una sua parte, determinato da un accumulo di gas nel tubo gastroenterico. Tale disturbo si accompagna spesso alla presenza di gorgoglii addominali e flatulenza (emissione di gas dal retto). Se la raccolta di gas è particolarmente ampia possono essere anche presenti segni di difficoltà respiratoria e ripetute crisi di singhiozzo. Il disturbo compare in pazienti affetti da cattiva digestione, da malassorbimento, da enteriti, da subocclusione intestinale, da tensione nervosa. Il meteorismo si associa a senso di tensione dolorosa e di malessere in presenza di disturbi della motilità intestinale, di infiammazioni acute o croniche del tubo digerente e del fegato.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Osservare due norme fondamentali: evitare cibi che facilitano la formazione di gas (cavoli, legumi e cipolle), masticare e insalivare bene i cibi.Concludere i pasti bevendo un bicchiere d' acqua calda con una scorza di limone.
NOTE
Consultare il medico specie in presenza di un forte dolore addominale
     
GONORREA (Blenorragia)  
Infezione venerea altamente contagiosa causata da Neisseria Gonorreae. La malattia si trasmette di solito mediante rapporto sessuale, raramente tramite oggetti o biancheria infetta, data la scarsa sopravvivenza del gonococco nell'ambiente esterno. La malattia interessa principalmente le mucose del tratto genitourinario, del retto e della cervice; talvolta puo' diffondersi per via linfatica o ematica: in questo caso si ha un leggero rialzo termico, malessere, dolori articolari e sparse lesioni cutanee pustolose verso la periferia degli arti. Nell'uomo il periodo di incubazione dura dai 2 ai 14 giorni. L'inizio usualmente consiste in una sensazione di formicolio dell'uretra, seguita da difficolta' nell'urinare ed eliminazione di secreto purulento. Nella donna i sintomi compaiono di solito tra il settimo e il ventunesimo giorno dell'infezione. La sintomatologia e' generalmente modesta, ma per alcune donne l'inizio puo' essere grave con difficolta' nell'urinare, aumento dello stimolo a urinare e secrezione vaginale. La vagina, il canale cervicale e gli organi riproduttivi rappresentano le regioni piu' frequentemente infettate. L'infiammazione delle tube uterine (salpingite) rappresenta una comune complicanza. Se non trattata adeguatamente con antibiotici la Gonorrea tende a cronicizzare, data la scarsa tendenza alla guarigione spontanea, causando sterilita' e in caso di batteriemia (cioe' di batteri nel sangue) pericardite, endocardite, meningite, anche fatali. Il paziente dovra' astenersi da attivita' sessuale fino al momento della guarigione, che va verificata una settimana dopo il termine della terapia, da campioni prelevati dalle sedi infette. Il comportamento migliore e' quello di effettuare un secondo esame due settimane piu' tardi
     
GOTTA  
DESCRIZIONE E SINTOMI

Disturbo metabolico (ereditario) caratterizzato da

aumento dei livelli ematici di acido urico, con

loro precipitazione nelle articolazioni

(soprattutto dita dei piedi e ginocchia) con

dolore molto acuto, arrossamento, aumento di

temperatura della parte colpita, ed impossibilità

di movimento dell'articolazione.

CONSIGLI TERAPEUTICI

Il trattamento della gotta prevede l'utilizzazione

di antidolorifici, di farmaci che agiscono sui

livelli di acidi urici nel sangue (allopurinolo) o

che ne aumentano l'eliminazione renale

(probenecid), o di colchicina.

Spesso il gottoso presenta calcoli renali di acido

urico, quindi l'assunzione di acqua ( 2 litri al

dì) previene la calcolosi renale.

Controllare i valori di acidi urici nel sangue

(urato, o uricemia).

La dieta consiste nel ridurre l'assunzione di

grassi animale e nel diminuire DRASTICAMENTE

l'assunzione di alimenti ad alto contenuto di

purine:

* Acciughe

* Animelle

* Aringhe

* Brodo do carne

* Cervella

* Cuore

* Estratti di carne

* Fegato

* Rene

* Sardine

* Sgombro

* Uova di pesce

Diminuire l'assunzione di alimenti a medio

contenuto di purine:

* Asparagi

* Cavolfiori

* Carne

* Fagioli seccghi

* Funghi

* Lentuicchie

* Piselli secchi

* Pollame

* Selvaggina

* Spinaci