Le Patologie 




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CALCOLI RENALI  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Precipitato (formato da sali minerali) anomalo che si forma a livello renale, dell'uretere o dell'uretra. Le cause sono: * Essenziale (sconosciuta, la maggioranza dei casi). * Alterazioni metaboliche dell'acido urico * Paratiroidismo (raro). Il calcolo renale provoca spesso febbre alta, dolore acutissimo (colica) ed ematuria (sangue nelle urine). In molti altri casi i sintomi sono più subdoli: lieve dolenzia al fianco (che viene scambiata per lombalgia) ed aumento della frequenza delle minzioni e/o lieve bruciore (conseguente ad una infezione urinaria meno aggressiva). E' importante individuare i portatori di calcoli, in quanto infezioni ripetute (non trattate) possono provocare danni renali. Esiste una certa predisposizione familiare, e uno stesso soggetto può "produrre" (ed espellere) calcoli con molta frequenza, anche più volte in un anno. I piccolo calcoli (pochi mm.) vengono eliminati spontaneamente, per i grossi calcoli (soprattutto quelli cosiddetti "a stampo", che provocano infezioni e/o coliche ricorrenti) è consigliabile la litotripsia ("rottura" dei calcoli con ultrasuoni, senza utilizzare procedure chirurgiche invasive). CONSIGLI TERAPEUTICI La terapia consiste (oltre che nella cura delle infezioni e delle coliche) nell'assunzione (a digiuno) di 1,5-2 litri di acqua di fonte o oligominerale al giorno e nella diminuzione di alimenti che contengono i sali presenti nel calcolo (che va fatto analizzare in laboratorio di analisi)
     
CANDIDIASI GENITALE  
La candidiasi del tratto genitale è causata generalmente dalla Candida Albicans. Sebbene solitamente trasmessa per via sessuale tale infezione puo' diffondersi anche per via intestinale. La sua aumentata incidenza e' legata all'uso indiscriminato di antibiotici a largo spettro e al grande numero di donne che assumono pillole contraccettive estroprogestiniche. Altri fattori predisponenti sono la gravidanza, il diabete mellito, l'anemia perniciosa e l'uso di farmaci immunosoppressivi e corticosteroidi. Le donne sviluppano generalmente una irritazione vulvare con secrezione vaginale. La vulva puo' essere arrossata ed edematosa, con escoriazioni e fessurazioni. La parete vaginale si presenta coperta da un materiale biancastro caseoso. Gli uomini sono spesso asintomatici, ma possono accusare irritazione e dolore al glans penis ed al prepuzio, specialmente dopo rapporti sessuali. Il glande ed il prepuzio si presentano arrossati. La terapia consiste nell'eliminazione delle cause favorenti e in un trattamento antimicotico locale e generale
     
CARENZA DI CALCIO - DECALCIFICAZIONE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il calcio, oltre ad essere un elemento costitutivo di ossa e denti, è indispensabile per numerose funzioni delle cellule. Svolge inoltre un ruolo importante per la difesa dell'organismo contro le malattie infettive, soprattutto quelle degli organi respiratori. La decalcificazione è la diminuzione della quantità di calcio nell'organismo ed in particolare nello scheletro. La decalcificazione può essere determinata da un'insufficiente introduzione di calcio con la alimentazione o da un maggior consumo (es. in gravidanza, in cui parte del calcio introdotto dalla madre con gli alimenti viene impiegata per la formazione delle ossa del bambino). La decalcificazione può però anche essere determinata da fattori patologici diversi che provocano un'eliminazione di calcio superiore ai quantitativi introdotti con la dieta. Anche l'immobilità prolungata può favorirla.
CONSIGLI TERAPEUTICI
L'alimentazione è il punto cardine per prevenire ed eliminare la carenza di calcio a qualunque età. Utile la somministrazione di farmaci a base di calcio e vitamina D.
NOTE
Consultare il medico in presenza di dolore alle ossa intenso, localizzato e continuo
     
CARENZA DI CARNITINA  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La carnitina e' un costituente naturale delle cellule nelle quali svolge un ruolo fondamen- tale nel metabolismo dei grassi. E' l' unica sostanza "vettore" utilizzabile dagli acidi grassi per attraversare la membrana mitocon- driale.Indirettamente influenza anche il meta- bolismo glicidico e protidico e la disponibi- lita' energetica della cellula.
CONSIGLI TERAPEUTICI
E' utile in terapia nelle miopatie conseguenti a carenza della sostanza, e nel trattamento di alcune forme di miocardiopatie ( stimola la contrattilita' delle fibre miocardiche ). E' molto usata come ricostituente in generale ma l'azione farmacologica in questo senso non e' del tutto chiara
     
CARENZA DI COENZIMA Q 10  
L'enzima q detto anche ubidecarenone e' un farmaco costituente naturale che svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico cellulare.E' impiegato nelle alterazioni car- diache : miocardiosclerosi,insufficienza car- diaca,coadiuvante nella ipertensione arteriosa e nella prevenzione di danni cardiaci derivan- ti dall' uso di alcuni farmaci antitumorali cardiotossici
     
CARENZA DI MINERALI - DEMINERALIZZAZIONE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La carenza di minerali è la deficienza o la mancanza di sostanze minerali o di sali inorganici determinata da una insufficiente introduzione di tali elementi con la dieta alimentare. La demineralizzazione è invece l'eliminazione eccessiva delle sostanze minerali e dei sali inorganici. La demineralizzazione più frequentemente si verifica in individui anziani, in seguito ad una ridotta capacità di assorbimento delle sostanze minerali e dei sali inorganici attraverso l'intestino o anche per una ridotta vita all'aria aperta o per una prolungata immobilizzazione. La demineralizzazione è una delle cause principali dell'osteoporosi, malattia che si manifesta attraverso una particolare fragilità delle ossa che facilmente vanno incontro a fratture.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Una corretta alimentazione è fondamentale per prevenire o eliminare la carenza di minerali. Risulta utile l'assunzione di farmaci contenenti oligoelementi quali fosforo,calcio, magnesio, fluoro, ecc..
NOTE
Consultare il medico in presenza di dolore alle ossa, intenso, localizzato e continuo
     
CARENZE VITAMINICHE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Le vitamine sono importanti composti organici essenziali per la salute e per il normale sviluppo dell'organismo umano. Non possono essere prodotte dall'organismo e quindi devono essere introdotte con la dieta. Oggi è quasi impossibile soffrire di carenze vitaminiche, poichè un'alimentazione completa ed equilibrata fornisce tutte le vitamine di cui abbiamo bisogno. Tuttavia esistono condizioni in cui le vitamine fornite dall'alimentazione non sono sufficienti. Per esempio, negli anziani una diminuita capacità di assorbimento dei nutrienti può portare a carenze vitaminiche. Oppure una prolungata terapia antibiotica può compromettere la flora batterica intestinale determinando una carenza di vitamine. Vi sono poi casi di un aumento del fabbisogno quotidiano di vitamine come durante la gravidanza e nell'adolescenza.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Seguire una dieta completa ed equilibrata. Nei soggetti anziani e nelle donne in gravidanza è buona norma integrare la dieta con preparati polivitaminici.
NOTE
Prendere le vitamine solo in caso di aumento del fabbisogno o di dieta carente
     
CARIE DENTALE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La carie dentale è l'alterazione progressiva a carattere distruttivo del tessuto duro del dente. Nonostante la notevole diffusione di tale fenomeno, la sua origine è poco nota. Il primo stadio della carie è la formazione della placca. I fattori che ne determinano la proliferazione sono essenzialmente due: i batteri presenti nel cavo orale e gli alimenti che ne incrementano la crescita. La placca batterica si forma più facilmente tra i solchi dentari e negli spazi tra dente e dente, dove è più difficile un'accurata pulizia. Nel primo stadio la carie è asintomatica e solo il dentista può rilevarne la presenza. In seguito, quando l'erosione raggiunge la dentina, il dente comincia ad essere sensibile al caldo e al freddo. Col tempo la lesione raggiunge la polpa del dente ed il dolore aumenta fino a diventare insopportabile.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Fondamentale per la prevenzione della carie è un'accurata igiene orale. La carie viene curata dal dentista asportando le parti danneggiate e sostituendole con resine e composti specifici.
NOTE
Visite periodiche dal dentista (almeno due volte l'anno) a scopo preventivo
     
CATARATTA  
La cataratta e' una opacita' degenerativa o da sviluppo del cristallino. La Cataratta da sviluppo e' una cataratta congenita, oppure si verifica nei primi anni di vita per cause metaboliche ereditarie, nutrizionali, tossiche o infiammatorie (per es. galattosemia, rosolia o altre malattie materne contratte durante la gravidanza). La Cataratta degenerativa e' caratterizzata da una perdita graduale della trasparenza del cristallino. La causa puo' essere degenerazione senile, raggi X, calore da raggi infrarossi, trauma, malattia sistemica (per es. diabete) o farmaci sistemici (per es. corticosteroidi). Il sintomo principale e' una progressiva ed indolore perdita della vista. Il grado di cecita' dipende dalla localizzazione e dall'estensione dell'opacita'. Il dolore si avverte se la cataratta si rigonfia e provoca un glaucoma secondario. Frequenti variazioni di rifrazioni e di prescrizione di occhiali aiuteranno a conservare una vista sufficiente durante lo sviluppo della cataratta. L'estrazione chirurgica del cristallino e' necessaria quando la perdita della vista e' eccessiva. La correzione post-operatoria della rifrazione si esegue mediante occhiali per cataratta, lenti a contatto oppure con l'impianto, durante l'intervento chirurgico, di particolari lenti
     
CATARRO - ESPETTORATO  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Il catarro, o espettorato, è prodotto dalle mucose respiratorie ed è emesso con la tosse. In condizioni normali le ghiandole delle mucose dell'albero respiratorio secernono una sostanza (muco) che ha il compito di arrestare e trattenere eventuali elementi estranei giunti all'interno della trachea e dei bronchi insieme con l'aria respirata. La produzione di muco può aumentare in seguito a qualsiasi stato infiammatorio o infettivo a carico dell'apparato respiratorio. Se si verifica un'infiammazione (es.bronchite) la produzione di muco aumenta in modo significativo e tende a restare in quantità eccessiva nell'albero respiratorio. In questo caso insorge la tosse che permette di liberare le vie aeree dall'eccesso di catarro.Se questa iperproduzione si cronicizza (es.fumatori) il catarro tende a diventare sede permanente di molti microbi, con il rischio di infezioni.
CONSIGLI TERAPEUTICI
In presenza di muco perfettamente trasparente, o solo leggermente giallastro,può essere utile il ricorso, per alcuni giorni, a farmaci ad azione mucolitica.
NOTE
Consultare il medico in presenza di muco che cambia di colore e diventa verdastro
     
CELLULITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
Questo frequente fattore di inestetismo si verifica per l'eccessiva produzione di tessuto fibroso, che tende a trattenere al suo interno acqua e grasso ed è responsabile dell'aspetto particolare della pelle, che si presenta,nella zona interessata, granulosa, pallida e simile ad una buccia di arancia. La cellulite si localizza principalmente:allo esterno e all'interno delle coscie, sulle natiche, le ginocchia, le spalle e il bacino. Colpisce prevalentemente le donne ed insorge tra la pubertà e i 30-40 anni. Le cause principali sono: fattori genetici, ormonali, ansia, stress, insonnia, vita sedentaria, disturbi digestivi, alimentazione errata, abuso di alcol, sigarette e caffè, stitichezza, problemi circolatori, ed anche lo uso di indumenti e collant troppo stretti. Si presenta spesso in gravidanza ed anche nelle donne che usano contraccettivi orali.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Fondamentale è una dieta alimentare corretta. Molto utile la fisioterapia locale associata ad un adeguato e costante esercizio fisico. Indicati sono prodotti ad azione anticellulite e rassodante.
NOTE
Consultare il medico in presenza di noduli di spessore rilevante
     
CIRROSI  
La Cirrosi consiste nella disorganizzazione dell'architettura epatica legata a fenomeni diffusi di fibrosi e a formazione di noduli. Quando questi processi interessano l'intero fegato allora si parla di cirrosi. La cirrosi e' causata da un danno cronico ed irreversibile degli epatociti (le cellule del fegato) con necrosi diffusa, distorsione del letto vascolare e rigenerazione del restante parenchima epatico. Esistono molti tipi di cirrosi: alcolica, virale, biliare, cardiaca, metabolica, da farmaci, autoimmune, da cause sconosciute. La cirrosi alcolica e' la piu' comune nei Paesi industrializzati: la causa principale e' l'alcolismo cronico. La cirrosi virale e' una complicanza dell'infezione cronica da virus dell'epatite B, C e D; la cirrosi biliare e' il risultato di una prolungata ostruzione delle vie biliari; la cirrosi cardiaca e' causata da grave scompenso cardiaco congestizio: la stasi circolatoria a livello epatico porta a necrosi e a fibrosi. La cirrosi da farmaci puo' essere causata dagli stessi farmaci che causano epatite come: Metildopa, Isoniazide, Metotrexate. Circa il 10% delle cirrosi non ha cause riconoscibili e si dicono criptogenetiche. La cirrosi e' il risultato cicatriziale della normale reazione del fegato a una lesione, indipendentemente dalle cause. Le cicatrici fibrose e i noduli di rigenerazione comprimono le valvole epatiche con conseguente ostacolo all'afflusso sanguigno e aumento di pressione nella vena porta (la vena che trasporta al fegato il sangue contenente tutti i prodotti dell'assorbimento intestinale). La cirrosi causa alterazioni in tutte le funzioni dell'organo; il danno epatico in genere si instaura progressivamente attraverso diversi stadi di malattia e in tempi molto variabili. Quando viene raggiunto lo stadio di cirrosi il paziente puo', per periodi anche lunghi, non avvertire particolari disturbi. La Cirrosi puo' essere divisa in due stadi: Cirrosi compensata e Cirrosi scompensata. Nella Cirrosi scompensata si possono avere varie complicanze di cui le principali sono: ritenzione idrica, ittero, ipertensione portale, encefalopatia porto-sistemica (il fegato non riesce piu' a rendere non tossiche le sostanze provenienti dalla digestione intestinale per cui esse entrano in circolo causando danni a livello cerebrale), disturbi della coagulazione. Infatti, il fegato produce la maggior parte dei fattori della coagulazione ed inoltre e' fondamentale per il metabolismo della vitamina K che svolge un ruolo chiave nel processo di coagulazione del sangue; la Cirrosi percio' determina una diminuita coagulabilita' del sangue con tendenza alle emorragie. Molti pazienti possono non accusare sintomi e apparire in buono stato di nutrizione, ma piu' spesso si hanno sintomi quali astenia, anoressia, perdita di peso. Altre manifestazioni di grave cirrosi sono la diminuzione della massa muscolare, l'eritema palmare, la ginecomastia, la perdita di peli, l'atrofia testicolare e la neuropatia periferica. La terapia si basa sull'astensione da fattori epatolesivi come l'alcol ed i farmaci, sul riposo, sulla somministrazione di preparati polivitaminici. Gli epatopatici in fase di scompenso sono soggetti a una serie di rigide limitazioni nel loro regime di vita: il riposo e' essenziale e la dieta si deve attenere alle norme fissate dal Medico, in quanto essa diventa il cardine della terapia; se e' presente ritenzione idrica l'alimentazione deve essere povera di sale ed escludere: dadi per il brodo, alimenti conservati sotto sale, essiccati e affumicati, formaggi, burro e margarina come condimento. I pazienti affetti da Cirrosi compensata, invece, devono seguire un regime di vita regolare, svolgere una regolare attivita' lavorativa, con rapporti familiari ed una vita di relazione normale. La dieta e' importante per il benessere generale del paziente; essa deve essere equilibrata quantitativamente (2000-3000 calorie al giorno) e qualitativamente, cioe' con un giusto apporto di grassi, proteine e zuccheri. Fra i grassi va data la preferenza a quelli vegetali (olio di oliva, di semi); i fritti possono essere consumati in modesta quantita'; anche le uova non sono vietate, ne' cotte in umido, ne' fritte. Il malato di fegato puo' tollerare male alcuni cibi che causano meteorismo: legumi, broccoli, verze, rape, frutta secca (noci, nocciole, datteri), castagne, cocco, ecc. Fondamentale e' l'astensione assoluta dell'alcol
     
CISTITE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La cistite è l'infiammazione della vescica provocata da infezioni, traumi o contusioni. E' forse il disturbo più frequente delle vie urinarie e si manifesta sia nei bambini sia negli adulti. La causa più probabile è un'infezione batterica, ma può anche essere conseguenza di un trauma dovuto a rapporti sessuali intensi o all'uso di jeans molto stretti. Insorge, di solito, all'improvviso ed è caratterizzata da minzione dolorosa e frequente; spesso anche da presenza di pus e sangue nelle urine. Se curata immediatamente ed in maniera adeguata, i sintomi scompaiono nel giro di pochi giorni.Tuttavia, anche dopo la scomparsa della sintomatologia, rimane un certo disagio che può persistere per una o due settimane e può essere necessario un uguale periodo di tempo perchè le urine ritornino limpide.
CONSIGLI TERAPEUTICI
Bere grandi quantità di acqua. Seguire una dieta leggera che escluda cibi piccanti e bevande alcoliche. Riposo a letto. Per alleviare il dolore o lo spasmo risultano utili farmaci ad azione analgesica e sedativa.
NOTE
Consultare il medico per una corretta diagnosi specie in presenza di pus e sangue nelle urine.
     
COLERA  
Il germe responsabile del Colera e' il Vibrio Cholerae. La malattia si diffonde per ingestione di acqua, cibi di mare ed altri tipi di cibi contaminati con escrementi di persone con infezione sintomatica o asintomatica. Il periodo di incubazione va da 1 a 3 giorni. Di regola il sintomo iniziale e' una diarrea improvvisa, non dolorosa ed acquosa associata a vomito. La grave perdita di acqua e di elettroliti che ne segue porta a sete intensa, oliguria, crampi muscolari, debolezza e marcata perdita della consistenza dei tessuti con occhi affossati e pelle grinzosa. La diagnosi e' confermata dall'isolamento del vibrione nelle culture delle feci. Elementi essenziali per il controllo del colera sono una accurata eliminazione degli escrementi umani e la purificazione dell'acqua. L'uso di acqua bollita e l'eliminazione dalla dieta di vegetali crudi sono tra le precauzioni piu' raccomandabili. Per i familiari dei malati e' utile la profilassi con tetra- cicline o sulfamidici per cinque giorni. Nella terapia precoce si usa tetraciclina per l'eliminazione dei vibrioni, e per la reintegrazione dei liquidi e dei sali persi, somministrazioni orali di soluzione contenente 20 grammi di glucosio, 3,5 gr di cloruro di sodio, 2,5 gr di bicarbonato di sodio e 1,5 gr di cloruro di potassio per litro di acqua riscaldata a 25-37°c e somministrata a volonta'. Nei casi piu' gravi si ricorrera' ad infusioni endovenose di soluzioni elettrolitiche
     
COLICA RENALE  
DESCRIZIONE E SINTOMI
La colica renale consiste un dolore intenso che insorge improvvisamente o dopo un breve periodo di malessere, spesso in seguito a eccessiva attività fisica (specie se ha comportato abbondante sudorazione) o a un eccesso alimentare o sessuale. Il dolore è localizzato alla parte bassa della schiena e si irradia ai genitali e alle gambe, è intermittente con fasi decrescenti alternate a fasi in cui si fa' più intenso. Il soggetto è ansioso, pallido, sudato, agitato nel letto alla ricerca di una posizione che lo sollevi dal dolore. Possono essere presenti nausea, vomito,difficoltà e dolore nell'urinare. La causa più frequente è la presenza di un calcolo incuneato nel bacinetto renale o nello uretere (il condotto attraverso cui l'urina scende dal rene fino alla vescica).Altre cause sono processi infiammatori localizzati, oppure traumi lievi provocati dalla "renella".
CONSIGLI TERAPEUTICI
Una dieta alimentare corretta è sicuramente la miglior arma per prevenire la calcolosi renale. E' altrettanto importante bere molto per tenere in costante funzione i reni. Per il dolore risultano utili farmaci antispastici.
NOTE
Consultare il medico per una corretta diagnosi specie in presenza di sangue nelle urine
     
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