L'angolo degli autori:    Poesie
     
 
Gio' Siluro
dal volume: Scritture agricole e metropolitane
di  Michael Santhers

Il sonno e la lentezza dei nostri gesti
ci rubano troppo tempo utile
osava dire Giò

Si chaimava Giovanni
ma si faceva chiamare Giò
per perdere meno tempo

sempre diretto nei discorsi
nel salutare osava dire
sera....giorno.....
senza l'usuale buon....
soleva dir che dipendeva
dal guadagnar tempo

per la sua irruenza
e la velocità di arrivare al sodo
gli amici lo chiamavano Giò Siluro

non aveva figli
sposato da molti anni
nella fretta di far l'amore
di cui si lamentava degli eccessivi tempi
degli amplessi
e dei fronzoli selettivi
della fecondazione

Giò Siluro dormiva poco
e condannava i sogni
disorientanti per le realtà del giorno

forse per sbaglio
forse sostituiti da qualche mago d'ozio
un giorno seppe di diventare padre

per la smania dell'attesa
criticò la moglie
per gli eccessivi tempi
di cullare la nuova vita

nella nevrosi e con poca pace
forse rifiutando un mondo così veloce
la nuova vita si interruppe

il dolore fu così grande
che la moglie lo lasciò
senza nessuna scia

Giò Siluro.....
lo trovarono appeso, imbalsamato
con le mani ancora fumanti
a un filo d'alta tensione

io passai per caso e pensai
anche nel morire ha voluto essere
il più veloce di tutti

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Letture: 21     11-12-2003
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