di Giuseppe Galeazzi
Sul pentagramma
della vita umana,
i “tasti” bianchi e neri,
suonano note
fatte di emozioni.
Il suono, senza suono,
senza motivo
che offenda orecchio umano
scuote la mente
che agisce con le sue tonalità.
Il tasto bianco,
è riflessione
di cose ponderate,
il tasto nero,
preludio di vergogna
e di viltà.
Note stonate
e note melodiose
sul rigo
di una fragile realtà.
Il bene e il male
che non vorrebbero
stringersi la mano,
sono gli autori
di questo logico,
illogico motivo.
Tratta da: "La voce del tempo"
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