di Giuseppe Galeazzi
Vorrei morire
dentro ad una stanza
piena di libri,
piena di pensieri;
vorrei morire
con la penna in mano
posata fra gli spazi
bianchi e neri.
Scrivere e leggere,
sono le ragioni
della mia mente,
della mia coscienza;
sono lo stimolo
che mi fa percorrere
con più ottimismo,
le vie dell’esistenza.
R se felice
può essere un mortale
per il prestigio,
o per il dio potere;
io posso esserlo
solo con la penna
intinta
“nell’inchiostro del sapere”.
Tratta da: "La voce del tempo"
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